Spinelli, Littizzetto e il senso del ridicolo

mercoledì 17 maggio 2023


Domenica Spinelli, ex sindaco di Coriano e attuale vicesindaco del Comune della provincia di Rimini, è stata eletta senatore con Fratelli d’Italia ed è segretario della 1ª Commissione permanente (Affari costituzionali).

Suo malgrado, è stata citata alla fine della performance della comica Luciana Littizzetto (nella puntata di domenica scorsa), che ha utilizzato il cognome del senatore per strappare un applauso sul tema delle droghe leggere. Chiediamo alla diretta interessata il proprio punto di vista.

Senatore, l’ha fatta ridere la battuta fatta da Luciana Littizzetto?

Non ho visto il programma, ma ho ricevuto numerose chiamate che mi hanno segnalato la battuta della signora Littizzetto. Ho sempre pensato, e continuo a pensarlo, che le battute si possano dividere in due categorie. Quelle riuscite, che fanno ridere. Quelle non riuscite, che non fanno ridere. E comunque la satira deve partire dal presupposto di conoscenza e approfondimento sul tema. Allora coglie nel segno. Sono stata sindaco di Coriano per 2 mandati e basta poco per imparare che nel territorio comunale c’è la Comunità di San Patrignano. So cosa ho fatto in questi anni per dare una mano, conosco le storie legate alla droga. Probabilmente, anzi sicuramente per questo la battuta non mi ha fatto ridere.

Ci può parlare della sua esperienza diretta “sul campo”, dati tutti gli anni da sindaco e vicesindaco di Coriano che, come ha giustamente ricordato, ospita la Comunità di San Patrignano e delle ripercussioni che questo genere di battute possono avere?

Le battute vanno bene, ma andrebbe approfondito l’argomento trattato in modo da evitare di risultare superficiali, con cadute di stile che possono diventare dannose. Io personalmente non mi sono sentita assolutamente toccata. Mi è molto dispiaciuta però la mancanza di rispetto sottesa nei confronti di tutti quei ragazzi, e delle loro famiglie, che sono nel percorso della comunità: che è pesante, faticoso e complesso, ma finalizzata al recupero della dignità personale. Purtroppo ancora nel 2023 molti giovani sono dipendenti da droghe, sia pesanti ma anche leggere. E la Comunità di San Patrignano ha salvato migliaia di vite. Poi mi ha sorpreso, da donna a donna, la mancanza di rispetto verso la persona, dell’essere umano, che c’è dietro il politico: anche noi abbiamo delle famiglie e nel giorno della festa della mamma mi sarei aspettata un approccio diverso.

Il diritto alla satira non dovrebbe mai sfociare nella mancanza di rispetto, perché altrimenti diventa insulto.

Credo che la battuta si commenti da sola: mi dispiace che un personaggio famoso e popolare come lei non abbia colto la delicatezza del tema. Ne approfitto per invitare Luciana Littizzetto a visitare il nostro territorio e la Comunità che ospita e vorrei personalmente accompagnarla dato che per dieci anni ho avuto l’onore di essere sindaco di Coriano e, da un anno, ne sono vicesindaco. Ognuno ha diritto ad avere le proprie opinioni, ma veicolare una visione di parte sull’utilizzo delle droghe, senza tenere conto della delicatezza del tema trattato, mi pare davvero una leggerezza grave. Tanto più in questi giorni dove si dibatte sul ruolo del servizio pubblico. Ecco, sono rimasta sorpresa dalla superficialità: dovrebbe chiedere scusa a tutte le famiglie e a tutte le persone che combattono strenuamente per superare la condizione di dipendenza che, ricordiamolo, mette a rischio la vita stessa. È una questione di rispetto.

Senatore, passando ad un altro argomento, approfitto del suo ruolo di segretario della 1ª Commissione permanente Affari costituzionali per chiederle come procedono i lavori per le riforme promesse in campagna elettorale.

Rispondo con una frase del ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Preparatevi ad una primavera di riforme”. Chiaramente la riforma “madre” è quella del Presidenzialismo. E Giorgia Meloni, e con lei il Governo, si sta muovendo molto bene: ha aperto il dialogo con le opposizioni e, in qualità di presidente del Consiglio, credo che abbia fatto la mossa più giusta nei confronti di tutti gli italiani. Siamo a buon punto con la riforma delle Province, per farle tornare elettive, e continueremo a lavorare per portare a casa gli obiettivi ripromessi. In pochi mesi siamo riusciti a fare tanto e continueremo così. Questo è un governo politico legittimato dal voto, sono stati presi certi impegni e verranno portati a termine. Anche questa è una questione di rispetto: nei confronti degli elettori e anche di se stessi.


di Claudia Diaconale