Decreto migranti, la stretta del Governo

mercoledì 12 aprile 2023


Trainato da un rimorchiatore è giunto nel porto di Catania il peschereccio, con a bordo circa 600 migranti, soccorsi nei giorni scorsi a 100 miglia al largo delle coste siciliane. È stato scortato dalla “Nave Peluso” della Guardia costiera. Sul posto Polizia, la Capitaneria di porto, Croce Rossa e rappresentanti del ministero della Salute, che hanno dato l’avvio alle operazioni di sbarco. Per quanto concerne l’accoglienza temporanea dei migranti la Protezione civile regionale ha allestito due tendostrutture nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena.

Intanto, su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, l’Esecutivo sta lavorando lo stato di emergenza sul territorio nazionale (della durata di sei mesi), a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.

Così Musumeci: “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300 per cento. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea”.

Nel dettaglio, con lo stato di emergenza l’obiettivo è mettere a sistema azioni e procedure più snelle, per offrire ai migranti delle soluzioni di accoglienza in tempi celeri con adeguati standard. Nel novero, l’intenzione è quella di coinvolgere la Protezione civile e la Croce Rossa italiana. Parallelamente, c’è la volontà di aumentare e rafforzare le strutture mirate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (Cpr), potenziando le attività di identificazione ed espulsione, oltre alla gestione del fenomeno.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha commentato: “Abbiamo deciso lo stato di emergenza sull'immigrazione per dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi”.


di Mimmo Fornari