Meloni: “Vino e agricoltura fondamentali per l’economia”

lunedì 3 aprile 2023


Il sostegno del Governo ai giovani e al ricambio generazionale, senza dimenticare la tradizione del nostro Paese. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, interviene al Vinitaly, a Verona.

“Il vino non è solo un fatto economico ma anche culturale, è un pezzo fondamentale della nostra identità” dice il premier, ricordando l’importanza di un settore che, nel Belpaese, vale 30 miliardi e conta 870mila addetti: “Siamo i primi produttori al mondo. Ci sono famiglie che portano avanti tradizioni importanti, ma fondamentale è anche il ricambio generazionale”.

“Per me questo è il liceo, perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura”. Questa, poi, è una delle ragioni per cui l’Esecutivo sta lavorando al “liceo del made in Italy”. Così Meloni parlando a un gruppo di studenti di un istituto agrario. E prosegue: “Faccio i complimenti a questi ragazzi, siete stati molto lungimiranti… dimentichiamo che in questi istituti c’è una capacità di sbocco professionale molto più alta di altri percorsi, questo è il liceo”.

“Stiamo pensando a un liceo del made in Italy – insiste – per valorizzare percorsi che spieghino il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità. Il nostro agroalimentare, il vino e l’agricoltura – sottolinea – sono un pezzo fondamentale della nostra economia, ma funzionano se abbiamo la capacità di mettere insieme tradizione sulla cultura antica di secoli e l’innovazione, la modernità. E questo lo possono fare soprattutto le giovani generazioni. Noi supportiamo questo obiettivo, con investimenti e una serie di provvedimenti che riguardano, ad esempio, le decontribuzioni per chi assume in agricoltura under 36, e per le attività e le imprese prevalentemente composte da giovani. Ciò per fare tutto quello che è necessario per la continuità”.

Infine, Meloni commenta: “Non sono preoccupata dai ritardi sul Pnrr, stiamo lavorando molto. Non mi convince molto la ricostruzione allarmista. Non prendo in considerazione di perdere le risorse”. E sulle nomine nelle partecipate sottolinea: “Presumo che ci saranno anche delle conferme. Si lavora nel merito, guardando al merito e alla strategicità delle aziende, soprattutto in questo tempo”.


di Mimmo Fornari