lunedì 27 marzo 2023
Antonio Tajani e Matteo Salvini tornano a parlare della questione migranti. “Se ci sono delle regole – afferma il ministro degli Esteri – vanno rispettate, lo Stato sta facendo tutto quello che è in suo potere, non c’è niente di preconcetto contro le Ong. Ci sono delle leggi, e un lavoro incessante di tutti, della nostra Guardia costiera e della nostra Marina”. In un’intervista al Corriere della sera Tajani evidenzia la situazione tunisina. “Sono due mesi che stiamo dicendo, in tutti i tavoli internazionali, quello che sta per accadere – aggiunge – dobbiamo aiutare la Tunisia con finanziamenti da parte di Fmi e Banca mondiale, dando almeno i primi aiuti in attesa delle riforme e di una verifica dei passi avanti. Ormai è un cane che si morde la coda, l’emergenza finanziaria alimenta quella dei migranti. Tutti si stanno muovendo, non commettiamo l’errore di lasciare la Tunisia ai Fratelli musulmani. Si sta muovendo anche l’Ue, oggi è andato Paolo Gentiloni (commissario europeo per l’Economia, ndr)”. Secondo il titolare della Farnesina, “anche la Francia sta guardando con maggiore attenzione al problema, dopo l’incontro di Emmanuel Macron con Giorgia Meloni. Sugli americani posso solo dire che stiamo parlando con tutti, noi sosteniamo una soluzione di compromesso: dare un primo sostegno, perché i tunisini sostengono che senza soldi non possono fare le riforme. Se poi non intervengono la Ue o il Fmi e intervengono la Cina o la Russia come la mettiamo? La Ue è più forte dell’Italia, ci sono diverse rotte da gestire e controllare, a cominciare dalla rotta balcanica. È un interesse comune, di tanti Stati della Ue, quello di fermare l’immigrazione illegale”.
Matteo Salvini attacca frontalmente le Organizzazioni non governative. “È l’Italia sotto attacco, non le Ong”. Il ministro delle Infrastrutture, a margine di un incontro a Trieste, ha parlato dell’emergenza migranti. “Il problema sono i trafficanti e gli scafisti non altri”. Per Salvini, “se le ong complicano il lavoro dei nostri marinai sicuramente il problema si pone. L’immigrazione non può essere regolata da organismi privati finanziati da Paesi stranieri. Questo è poco ma sicuro”. Intanto questa mattina a Roccella Ionica, in Calabria, si è registrato un nuovo sbarco. Sono arrivati 650 migranti su un peschereccio partito dalla Libia. Intanto, a Lampedusa proseguono i trasferimenti per svuotare l’hotspot dove sono ospitate ancora 1.425 persone.
di Redazione