Riforma fiscale, Meloni: “Svolta epocale”

venerdì 17 marzo 2023


Giorgia Meloni parla di una “vera e propria svolta per l’Italia”. La riforma fiscale, ritenuta epocale dal premier, era attesa da mezzo secolo. Secondo il presidente del Consiglio, ci saranno novità per famiglie, cittadini, imprese. Ma soprattutto sarà possibile nuova idea di Italia.

“Al via l’iter che entro 24 mesi darà vita a una rivoluzione fiscale che l’Italia attende da 50 anni – annuncia Meloni sui social – una riforma strutturale e organica che si pone l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale per imprese e lavoratori, creare un nuovo rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti e incentivare la crescita e l’occupazione secondo il principio del più assumi e investi e meno tasse paghi”.

Sempre Meloni, stavolta al congresso della Cgil, a Rimini, commenta: “Lavoriamo per consegnare agli italiani una riforma complessiva che riformi l’efficienza della struttura delle imposte, riduca il carico fiscale e contrasti l’evasione fiscale, che semplifichi gli adempimenti e crei un rapporto di fiducia fra Stato e contribuente. Vogliamo usare la leva fiscale come strumento di crescita economica, una riforma che guarda con molta attenzione al lavoro, con interventi sui redditi medio bassi e novità per i dipendenti”. Una riforma, quella varata in Consiglio dei ministri, che “si concentra sui più fragili, sul ceto medio”.

Matteo Salvini, a margine di una visita istituzionale alla Direzione marittima del Friuli-Venezia Giulia e al porto di Trieste, sostiene che questa riforma favorisce “chi lavora. Chi più assume, meno paga. Poi se ci sono decine di milioni di italiani che hanno un arretrato col fisco – continua – magari avendo fatto una dichiarazione, ma non essendo riusciti a pagare tutto, perché hanno avuto un problema di salute, di famiglia, di separazione o di lavoro, qualcuno li vorrebbe impiccare. Io li vorrei aiutare. Sono due modi diversi di vedere la vita”.

Per Salvini, la riforma “è l’inizio di un percorso, il Parlamento poi potrà portare dei miglioramenti. L’obiettivo comune, siglato da tutti, è che al termine della legislatura la flat tax sia per tutti, autonomi e dipendenti. È qualcosa per cui la Lega si impegna da anni. Se devo aggiungere un impegno ulteriore –ribadisce – è quello per la pace fiscale: ci sono milioni di italiani che hanno cartelle esattoriali incombenti che non sono in grado di pagare e vanno aiutati”.

“La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni Settanta – sostiene il Mef in una nota – le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e Amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese”.

Con la riforma dell’Irpef, indicano dal ministero dell’Economia e delle Finanze, “si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre, viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede – sottolineano – anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci), il riordino delle aliquote Iva e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro)”.

“Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”.


di Mimmo Fornari