Migranti, Lollobrigida: “Serve una forte azione di contenimento”

mercoledì 15 marzo 2023


“Non possiamo accogliere tutti”. Lo sostiene Francesco Lollobrigida, rispetto all’emergenza migranti. Secondo il ministro all’Agricoltura, plenipotenziario di Fratelli d’Italia, per regolare il flusso “serve una forte azione di contenimento. E assieme dobbiamo in tempi brevi siglare patti di collaborazione con più Paesi di provenienza dei migranti perché lì, sul posto, vengano formati ai lavori che qui sono richiesti. Lavori che non sono affatto poco dignitosi, come alcuni percettori di Reddito di cittadinanza fanno credere, rifiutandoli. Io, come ministro, sono fiero della nuova norma contro il caporalato che punisce chi sfrutta i lavoratori, quasi sempre immigrati, a volte trattandoli da schiavi. Vogliamo cittadini integrati, non di serie B”. Lo dice il ministro Lollobrigida, in un’intervista al Corriere della Sera.

“È impossibile – ribadisce il ministro – accogliere tutti e non avverrebbe in modo dignitoso. Una parte finirebbe per forza nelle mani della criminalità: non è un caso se gli stranieri sul nostro territorio sono circa l’8,5 per cento e nelle nostre carceri sono invece oltre il 31 per cento”. L’esponente di FdI, quindi, spiega: “Pensiamo a decreti di durata di tre anni – anche per evitare il caos dei click-day – per far arrivare personale già formato e con conoscenze basilari della nostra lingua in modo che possano integrarsi subito e che la loro formazione non pesi così tanto sui datori di lavoro da spingerli a decentrare le loro attività direttamente all’estero”. In merito alla mail inviata dal manager Claudio Anastasio, con la citazione del discorso di Benito Mussolini sull’assassinio di Giacomo Matteotti, Lollobrigida risponde prendendo le distanze: “Anastasio lo avrò pure incrociato, ma non è certo un mio uomo. Dopo la mail, mi sono informato sul suo curriculum: mi è stato detto che era di rilievo. Poi se una persona fa una scelta sbagliata, è giusto e doveroso che si dimetta. Quello che ha scritto non è compatibile con la normalità”.


di Duilio Vivanti