Migranti, Lollobrigida: “Cambiamo regole nel decreto flussi”

mercoledì 1 marzo 2023


Francesco Lollobrigida sostiene la necessità di “dar vita a un’immigrazione legale, che noi riteniamo giusta”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste nel corso di un’intervista alla Stampa. In Italia ci sono “tra i 300mila e i 500mila posti di lavoro disponibili. Il lavoro c’è, in tanti settori: agricoltura, ma anche edilizia, trasporti, turismo e non solo. C’è una richiesta di forza lavoro che non riusciamo a colmare sul mercato interno, anche a causa del reddito di cittadinanza che ha aumentato la carenza di persone disponibili a fare determinate attività”, spiega. La migrazione legale “può essere usata anche nelle interlocuzioni con alcune nazioni del Nordafrica, dalle quali provengono oggi molti immigrati clandestini, tipo la Tunisia”. I decreti flussi “vanno predisposti cercando prima di tutto di esaurire l’offerta interna, per esempio dando la possibilità a chi dice in maniera pretestuosa che l’alternativa al reddito di cittadinanza è andare a rubare”.

Lollobrigida sottolinea l’importanza di analizzare “quello che non riusciamo a colmare con la nostra offerta interna e poi scegliamo di far entrare regolarmente la forza lavoro che arriva da fuori. Per questo abbiamo deciso di lavorare sul nuovo decreto flussi, di cambiarne le regole”. L’idea “è lavorare a una modifica integrale che ragioni sull’offerta reale che abbiamo in Italia. E poi dare un’attenzione maggiore agli accordi bilaterali, oltre che multilaterali, con le altre nazioni”. Ci stanno lavorando “i ministri competenti. La ministra del Lavoro dice che siamo a 280mila richieste e 80mila sono state autorizzate con il vecchio decreto”. Inoltre, “stiamo anche regolarizzando l’utilizzo di forza lavoro. Uno dei miei primi decreti è stato sul contrasto al caporalato”.


di Duilio Vivanti