Lollobrigida: “Servono pene più severe per le aggressioni”

lunedì 27 febbraio 2023


“La violenza politica, da qualunque parte provenga, va cancellata”. Ne è convinto Francesco Lollobrigida. Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, esponente di primo piano di Fratelli d’Italia, in un’intervista al Messaggero, affronta la questione dello scontro fisico che si è consumato al Liceo Michelangiolo di Firenze. Lollobrigida sostiene che se ci fosse la volontà, il Parlamento potrebbe intervenire, “magari aggravando le pene per le aggressioni ai danni di studenti o sospensioni più lunghe per chi reitera certi reati. Qui abbiamo minacce ai parlamentari, auto dei nostri diplomatici incendiate, terroristi in assemblee ai centri sociali”, aggiunge.

Fra i temi dell’intervista anche il naufragio di migranti in Calabria: “Bisogna bloccare l’immigrazione irregolare, creare le condizioni di sviluppo e di sicurezza alimentare per le nazioni africane. Chi scappa dalla propria casa, dal Sahel o altre zone, lo fa per fuggire dalla fame o dalle persecuzioni dei terroristi islamizzati. Il Piano Mattei rilanciato dalla premier Giorgia Meloni è soprattutto questo, oltre che energia. A proposito, un ruolo decisivo lo avrà l’Eni”. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, “l’Italia e le altre nazioni occidentali hanno sempre avuto una posizione netta e fino a che c’è la guerra in corso l’obiettivo è la fine del conflitto con una pace giusta che consenta agli ucraini di autodeterminarsi come popolo, secondo le regole democratiche”. Rispetto alle parole di Silvio Berlusconi su Volodymyr Zelensky, “per il governo parlano gli atti” commenta. Lollobrigida si sofferma anche sulla Via della Seta. “Agiremo con molta prudenza, quella che non c’è stata in passato, dove anzi mi riferisco al governo Conte ci sono state delle zone d’ombra”. Venendo all’emergenza siccità, “il primo marzo avremo una cabina di regia con Meloni, il sottoscritto – sottolinea – i ministri Matteo Salvini, Raffaele Fitto, Nello Musumeci, Pichetto Fratin. Valuteremo se introdurre un commissario che gestisca questa fase di emergenza”.


di Duilio Vivanti