Ucraina, Tajani: “A fianco di Kiev, per ora no a nuovi decreti”

mercoledì 15 febbraio 2023


Secondo Antonio Tajani la pace in Ucraina “si può raggiungere solo continuando ad armare l’esercito di Kiev”. Il ministro degli Esteri, in un’intervista a Repubblica, afferma: “L’Italia sta dalla parte del popolo ucraino e farà di tutto perché la soluzione finale non sia una resa sotto l'oppressore russo” aggiunge. Il governoè saldamente ancorato all’Europa, agli Stati Uniti, all’Occidente”, sottolinea. L’Italia “non ha alcun ripensamento, lavora per la pace e per l'indipendenza dell’Ucraina, al fianco della Nato e dell'Europa. Questo non vuol dire che invieremo armi in grado di attaccare la Russia, non siamo certo contro il popolo russo, ma sosteniamo appieno Kiev e la sua resistenza”. Rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di domenica scorsa di Berlusconi su Zelensky, “contano i fatti. E il nostro presidente, vorrei si ricordasse, ha votato in Parlamento europeo le risoluzioni contro l’aggressione russa”.

Il leader di Forza Italia spiega, “vuole la pace. Ma la linea dettata ai gruppi, in Italia e in Europa, non si è mai discostata da quella del Ppe, a Bruxelles, e del Parlamento italiano, a Roma”. Ora “stiamo lavorando con i francesi per inviare al più presto un sistema di difesa aerea (il Samp-T, ndr). Un nuovo decreto non è in preparazione. Ma in ogni caso Forza Italia lo voterebbe”. L’Italia “non è un anello debole” della coalizione occidentale, afferma il ministro. Cercare una soluzione “per fermare le armi non vuol dire essere deboli. Si tratta solo di favorire il percorso di pace nel modo più appropriato. Quello cioè che garantisce l’indipendenza dell’Ucraina e al contempo la fine delle ostilità”. Venendo ai risultati delle elezioni regionali, per Tajani, “il centro dello schieramento restiamo noi: i liberali, i garantisti, i riformisti. Vedo spegnersi piuttosto le velleità del Terzo polo”.


di Redazione