Pd: Bonaccini vince nei circoli, Schlein punta ai gazebo

lunedì 13 febbraio 2023


Com’era ampiamente previsto da tutti i sondaggi, Stefano Bonaccini è il più votato tra i militanti del Partito democratico. Ora è cominciata la battaglia dei numeri. Il congresso Pd è al giro di boa, con la chiusura del voto nei circoli (tranne quelli di Lazio e Lombardia, dove prosegue fino al 19 febbraio) e l’investitura ufficiale dei due candidati che si sfideranno alle primarie del 26 febbraio. Chi saranno è ormai scontato: il governatore dell’Emilia-Romagna ed Elly Schlein. Il tempo del bon ton è alle spalle. In attesa dei risultati ufficiali, che il Nazareno dovrebbe diffondere oggi, ogni squadra ha fatto uscire i dati che più giovano alla causa. “Ho più di 20 punti di vantaggio”, ha tagliato corto Bonaccini. “Ringrazio chi mi ha scelto, siamo al 54 per cento, è un risultato molto importante, ma l’importante è che le persone partecipino”. Il secondo posto nel gradimento fra gli iscritti non pare faccia paura a Schlein, che ha rilanciato: “Saremo in grado di mobilitare moltissime persone alle primarie del 26 febbraio e questo ci metterà nelle condizioni di dare un grande valore aggiunto a questo congresso. E vincerlo”.

Per i sostenitori di Schlein, il voto ai gazebo, che coinvolgerà i simpatizzanti anche non tesserati, favorirà la loro proposta. Le proporzioni indicano due campi da gioco diversi: l’ordine di grandezza del voto nei circoli è di 100mila iscritti, quello atteso per le primarie è di un milione di elettori. Secondo Marco Furfaro, portavoce nazionale della mozione Schlein, “l’esito dei circoli è andato oltre le aspettative. Era il terreno dove tutti ci davano per sfavoriti”. Ma per la squadra del governatore, “la presunta rimonta – ha detto Pina Picierno – è stata raccontata soltanto dai comunicati stampa, ma la realtà parla di un vantaggio consolidato e enorme di Stefano Bonaccini”. Il deputato Andrea De Maria, che sta col presidente dell’Emilia-Romagna, ha fatto sapere che a Bologna “la vittoria di Stefano Bonaccini è stata netta, con il 55,42 per cento nella federazione”, che comprende anche i comuni della Città Metropolitana.

Un “risultato che vale doppio”, ha esultato Bonaccini. Dal comitato Schlein hanno risposto con i dati di Milano, indicando la candidata in vantaggio (42 per cento) sul rivale (38,5 per cento), Napoli dove “il risultato definitivo è di 898 voti per Elly Schlein e 881 per Stefano Bonaccini” e della Liguria, con Bonaccini al 38,25 per cento e Schlein al 54,09 per cento. Sarebbe l’unico dato complessivo di una regione che la vede in testa. “Abbiamo vinto in molte città – ha commentato Francesco Boccia – come Verona, Milano, Napoli, Catania, Venezia, Genova. Dove non c’è la mano delle reti organizzate, Schlein vince”. Non a Firenze: “Bonaccini è al 58 per cento con 22 punti di vantaggio su Schlein”, ha annunciato Dario Nardella.

“Non ci serve il partito degli amministratori – è stata la stoccata di Schlein al presidente di Regione – essere amministratori di per sé non è una linea politica e a noi serve una linea politica”. Ci sono poi le piccole sfide dal sapore antico. Come quella del circolo della Bolognina (quello della svolta di Achille Occhetto e quello scelto da Schlein per il ritorno nel Pd), che ha visto al congresso Schlein e Gianni Cuperlo illustrare di persona le mozioni, l’una di fronte all’altro: Schlein è arrivata prima con 68 voti su 135, Cuperlo secondo con 36 voti, e Bonaccini terzo a quota 31. Il presidente della Regione ha però vinto nella sua Capogalliano col 95 per cento delle preferenze. Ma già si guarda alle primarie, alla sfida decisiva. Nei prossimi giorni, saranno importanti anche gli endorsement degli esclusi. Anche se Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, gli altri due candidati, staccatissimi, non sembrano intenzionati a dare indicazione.


di Mino Tebaldi