Regionali: centrodestra avanti

lunedì 13 febbraio 2023


Elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio: il centrodestra ha trionfato. In base alla prima proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, in Lombardia Attilio Fontana, presidente uscente, si conferma governatore, con il 54,4 per cento. A seguire il candidato del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino (centrosinistra-M5s), che si ferma al 33,3 per cento. Poi troviamo Letizia Moratti (Terzo polo) con il 10,1 per cento e Mara Ghidorzi (Unione Popolare) con l’1,9 per cento. Nel Lazio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca raggiunge il 52,2 per cento. Dietro Alessio D’Amato con il 34 per cento. Terza la candidata M5S, Donatella Bianchi, con il 12 per cento. Resta confermato il calo dell’affluenza: in Lombardia l’affluenza è del 41,61 per cento, nel Lazio è del 37,20 per cento.

Crolla l’affluenza a Roma nelle elezioni regionali del Lazio, che si è attestata al 33,11 per cento contro il 63,11 per cento della tornata del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime Comunali, quando al primo turno andò a votare il 48,54 per cento e al secondo turno il 40,68 per cento degli aventi diritto.  Il candidato del centrosinistra alla Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha telefonato al rivale e vincitore delle elezioni, Francesco Rocca: “È stata una telefonata cordiale con la quale D'Amato ha riconosciuto il risultato, gli ha fatto i complimenti e ha promesso che la sua sarà una opposizione dura sulle questioni concrete”. È quanto fatto sapere dallo staff di D’Amato.

In Lombardia, con un campione del 12 per cento, al primo posto Fratelli d’Italia con il 25,6 per cento, seguito dal Pd con il 20,8 e dalla Lega con il 16 per cento. Poi Forza Italia con il 6,6 per cento, la Lista civica Fontana Presidente al 6,3 e la Lista civica Moratti presidente al 6,2 per cento. Nel Lazio, secondo le proiezioni con un campione al 18 per cento, Fratelli d’Italia sarebbe al 31,2 per cento, seguito dal Pd al 20,9 e dal Movimento Cinque Stelle al 9,9 per cento. In coda Forza Italia all’8,7 per cento, la Lega all’8,6 per cento e Azione-Italia Viva al 4,9 per cento.

LE REAZIONI

“Vittoria. Grazie Lombardia. Grazie Lazio” è il tweet di Matteo Salvini, leader della Lega quando sono le 15,35. Da poco più di mezz’ora sono chiusi i seggi per le Regionali. Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, a botta calda ha detto: “Mi auguro che verranno confermati questi dati e, se così fosse, il giudizio più severo” sui dieci anni di Governo del centrosinistra. E poi: “Speriamo che la gente abbia capito che non si può amministrare così il territorio. Noi abbiamo raccontato il lavoro di FdI e un modello di governo molto ben rappresentato da Giorgia Meloni... Nel Lazio abbiamo lavorato molto bene, con un’alleanza seria sul programma e sulla scelta degli uomini”. Sulla stessa linea Fabio Rampelli, che a La7 ha notato: “Il risultato ottenuto ci dimostra che abbiamo fatto bene a candidare Francesco Rocca e ho fatto bene a sostenerlo: siamo amici da una vita”. Antonio Tajani, ministro degli Esteri, intervistato dal Tg1, ha annunciato: “Se gli exit poll rispondono a verità è un successo del centrodestra, nel Lazio molto consistente ma anche in Lombardia. Un voto di fiducia al centrodestra. Invece bisogna lavorare su un altro dato: la scarsa partecipazione al voto”.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha sostenuto: “Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo”.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha precisato: “Dopo il trionfo delle Politiche, spazzata via la sinistra anche nel Lazio e in Lombardia, alla quale adesso non resta che piangere. Il verdetto sancito dalle urne Regionali è stato chiaro e non lascia spazio a nessuna interpretazione: il centrodestra unito stravince, ma soprattutto convince gli elettori. Nel Lazio, il neopresidente Francesco Rocca riporterà buon governo ed entusiasmo dopo i disastri di una sinistra incapace di amministrare una Regione così importante. Stesso discorso in Lombardia, dove non è bastata l’incoerente alleanza tra Pd e 5 Stelle per batterci. Si proseguirà quindi con l’ottima amministrazione svolta da Attilio Fontana. A entrambi auguriamo buon lavoro. Gli italiani ancora una volta hanno dimostrato, con i fatti e non con le chiacchiere da bar, di essere dalla nostra parte. Siamo certi che Fratelli d’Italia li rappresenterà al meglio, proseguendo sulla strada tracciata dal presidente Meloni”.

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci del Partito Democratico, ha fatto sapere: “Male la sconfitta nel Lazio e in Lombardia. Male l’affluenza che colpisce soprattutto noi. Male le opposizioni divise e non competitive”.

In Lombardia “c’è stata una sconfitta netta, non mi nascondo dietro un dito. Ma c’è anche un dato di inversione di tendenza, il Pd prende di più che alle Politiche, è un dato da cui ripartire. Ci dobbiamo riorganizzare”. Così Alessandro Alfieri, senatore coordinatore della mozione Bonaccini sui territori, intervenuto a Rainews 24.

Così Carlo Calenda su Twitter: “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nel’'ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi”.

Enrico Letta, segretario Pd, ha ribadito: “In un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell'opposizione non è riuscito. L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al Governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell'opposizione”.

 


di Mimmo Fornari