venerdì 23 dicembre 2022
Giorgia Meloni non ha dubbi: nessuna adesione al Mes, il fondo salva-Stati. La premier è stata netta. “L’Italia non accede finché conto qualcosa, lo posso firmare col sangue”, ha dichiarato intervenendo a Porta a Porta, il talk show condotto da Bruno Vespa su Rai 1. Si vorrebbe creare “un mondo perfetto dove tutti trovano il lavoro dei loro sogni ma se ti rifiuti di lavorare con lavoro dignitoso perché accetti solo il lavoro dei tuoi sogni non puoi pretendere che ti mantenga lo Stato con le tasse pagate da chi ha accettato un lavoro che spesso non era il lavoro dei sogni”. Giorgia Meloni ha ribadito che il fondo salva Stati è “una cosa secondo me troppo poco utile”. E ha sottolineato: “Ma ci chiediamo perché il Mes non è mai stato usato da nessuno? Perché le condizionalità sono troppo stringenti e perché il Mes è un creditore privilegiato, cioè in caso di difficoltà è il primo a dover essere restituito. Allora io vorrei capire se c’è un modo per cui il Mes sia un fondo utile e che non rischi di metterci un cappio”.
Quanto alla gestione dei migranti la premier ha sottolineato: “Spesso abbiamo penalizzato i più deboli e quelli che accogliamo noi sono banalmente quelli che hanno i soldi da dare agli scafisti, gli altri no. Io non credo che sia un modo intelligente di gestire il problema dei profughi e dei migranti. Non sono una persona che si spaventa, l’unica cosa che mi spaventa è deludere”, ha detto Meloni rimarcando come in Italia qualsiasi cosa muovi puoi pestare i piedi a qualcuno, il punto è se è gusto o no: se è giusto per me si fa”. La premier alla fine della legislatura si aspetta “un’Italia ottimista, un’Italia che si fida delle sue istituzioni. Io penso che noi abbiamo mille problemi, poi guardi i dati dell’economia e vedi i dati del primo trimestre e vedi che l’Italia è cresciuta di più. Quello che ci è mancato spesso è stato l’ottimismo, un po’ di sano orgoglio”.
Per Meloni, “gli italiani non si aspettano che tu faccia miracoli, conoscono la situazione molto bene, sanno che è difficile, sanno che non può cambiare tutto da un giorno all’altro. Quello che si aspettano è che non ti fai condizionare, che fai quello che è giusto. Io intendo farlo e vorrei dare l’impressione di una politica e istituzioni che si muovono nell’interesse della nazione, perché questo spinga tutti a fare di più”. “Io colleziono angeli, una signora mi ha mandato un angelo molto bello. Mi ha scritto: Avevo deciso di chiudere la mia attività, poi è stata eletta e ho deciso di non chiudere. Questo mi ha terrorizzato, perché puoi capire l’impatto che hanno le nostre scelte, ma ti dice anche che c’è un mondo che vuole crescere, andare avanti, non sentirsi l’eterna cenerentola”, ha confidato poi Meloni. “Io che sono patriota – ha proseguito la premier – non avevo idea di quanta voglia di Italia ci sia nel mondo, di quanto le porte siano aperte. Chi sta fuori dai nostri confini ha una concezione migliore di quella che noi italiani abbiamo in patria, vorrei che riuscissimo a vederci come ci vedono gli altri”.
di Redazione