“L’Italia torna a correre”: la manovra di Giorgia Meloni

lunedì 21 novembre 2022


Giorgia Meloni definisce la manovra economica “coraggiosa”. Una manovra – da 35 miliardi di euro – a sostegno dei cittadini, con una attenzione particolare a “redditi bassi e categorie in difficoltà”. Una serie di misure volte a favorire sia la crescita, sia il sostegno a famiglie e imprese. Poco dopo la mezzanotte il Consiglio dei ministri approva il disegno di legge di bilancio per il 2023. I provvedimenti, ricorda il presidente del Consiglio, vanno dal contrasto al caro bollette al taglio del cuneo fiscale, senza dimenticare l’aumento dell’assegno unico per i figli, i sostegni contro il caro vita, gli interventi sulle pensioni più basse, la detassazione sui premi aziendali. E poi incentivi alle aziende per nuove assunzioni, gli interventi contro la concorrenza sleale, norma sugli extraprofitti energetici. “L’Italia torna a correre” chiosa la leader di Fratelli d’Italia. La prossima tappa è la discussione alla Camera. Nella mattinata di martedì 22 novembre, intorno alle 10, la conferenza stampa di Meloni per illustrare, nel dettaglio, i provvedimenti.

Alla fine, la manovra punta a un approccio prudente e realista, tenendo conto della situazione economica attuale, in relazione anche allo scenario internazionale. Una manovra, insomma, che possa essere sostenibile per la finanza pubblica. Una buona parte delle risorse interesseranno gli interventi a supporto di famiglie e imprese, per contrastare l’aumento dell’inflazione e il caro energia. Altri provvedimenti saranno volti a ridurre il cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, a implementare l’assegno unico per le famiglie, ad agevolare le assunzioni a tempo indeterminato per le donne under 36.

FLAT TAX

Sul fronte della materia fiscale, si punta a estendere la flat tax fino a 85mila euro per le partite Iva e gli autonomi. C’è anche un ampliamento delle misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, con l’aggiunta di una “tregua fiscale” per imprese e cittadini rimasti in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze della pandemia da Covid-19 e della crescita dei costi energetici.

PENSIONI

Capitolo pensioni. Conferma di “opzione donna” rivisitata e di “Ape sociale”. Inoltre, si attua l’indicizzazione delle pensioni al 120 per cento, con introduzione per il 2023 di un nuovo schema di anticipo pensionistico, che consenta di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età, prevedendo bonus per chi decide di restare al lavoro, con una decontribuzione del 10 per cento.

CARO ENERGIA

Ammontano a oltre 21 miliardi le risorse relative alle misure contro il caro energia per i primi tre mesi del 2023, che punteranno ad aumentare gli aiuti a famiglie e imprese. Nello specifico, è confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette. Rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30 per cento al 35 per cento mentre per le imprese energivore e gasivore passerà dal 40 per cento al 45 per cento.

SANITÀ, FAMIGLIA, TRASPORTI

Per quanto concerne il comparto sanità e per gli Enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, sono stanziati circa 3,1 miliardi. Per le famiglie più fragili, è rafforzato il meccanismo che permette di ricevere il bonus sociale bollette, visto che viene innalzata la soglia Isee da 12mila a 15mila euro. Riduzione dell’Iva dal 10 al 5 per cento per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Istituito un fondo di 500 milioni di euro per realizzare una “Carta risparmio spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro gestita dai Comuni e mirata all’acquisto di beni di prima necessità. Sono una specie di “buoni spesa” da utilizzare nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa, con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari. C’è poi l’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli. Per il 2023 sarà maggiorato del 50 per cento per il primo anno, e di un ulteriore 50 per cento per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili.

AGEVOLAZIONI PER LE ASSUNZIONI

Per i dipendenti aliquota al 5 per cento per i premi di produttività fino a 3mila euro. Inoltre, previste agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e, in particolare, per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

AGEVOLAZIONI PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA

Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto della prima casa per i giovani under 36. Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15 per cento con una franchigia del 5 per cento e un tetto massimo di 40mila euro.

REDDITO DI CITTADINANZA

Dal primo gennaio 2023 alle persone tra i 18 e i 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. Previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito, che decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

TETTO AL CONTANTE

Dal primo gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da mille a 5mila euro. Prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. Rifinanziato il fondo per un miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato il bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione Pmi in borsa).

PONTE SULLO STRETTO

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina è prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.

CARBURANTI ED ENTI LOCALI

Il Cdm, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, approva un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti e di sostegno agli Enti territoriali e ai territori delle Marche. Il testo rimodula le aliquote agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell’applicazione dell’aliquota di accisa sul cosiddetto “gasolio commerciale”. Incrementate le risorse destinate al contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati dagli Enti locali in relazione alla spesa sostenuta per le utenze di energia elettrica e gas. Implementato il Fondo istituito presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti destinato a fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione all’erogazione di servizi di trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri su strada, lacuale, marittimo e ferroviario. Introdotte, come detto, le misure a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eventi meteorologici verificatisi nei mesi scorsi, per la realizzazione, attraverso ordinanze di Protezione civile e nei limiti delle risorse disponibili, di interventi finalizzati all’organizzazione e all’effettuazione di operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento. Ma anche al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale. Senza scordare l’attivazione di prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale, la realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo, la ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio.

SCIOLTI I CONSIGLI COMUNALI DI COSOLETO E ANZIO

Il Consiglio dei ministri, infine, su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, “che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’Amministrazione, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi”, delibera, “a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267”, lo scioglimento dei Consigli comunali di Cosoleto (Reggio Calabria) e Anzio (Roma) e l’affidamento della gestione degli Enti a commissioni straordinarie appositamente nominate, per un periodo di diciotto mesi. Inoltre, il Consiglio dei ministri, in considerazione dei gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata, delibera anche l’affidamento a una commissione straordinaria, per diciotto mesi, della gestione del Comune di Nettuno (Roma), il cui Consiglio comunale è già sciolto, con decreto del presidente della Repubblica del 30 giugno 2022, “in quanto non ha approvato il rendiconto di gestione riferito all'esercizio finanziario del 2021”.


di Mimmo Fornari