Scricchiola l’alleanza tra Calenda e Renzi

mercoledì 19 ottobre 2022


 

Il rapporto tra Carlo Calenda e Matteo Renzi entra in crisi. I bene informati parlano di autentici malumori nel Terzo polo . La questione della delegazione al Colle ha creato un corto circuito tra i leader di Azione e Italia viva . Si racconta che in un tra i due, l'colloex premier avanzato l'ipotesi di saltare la consultazione, ma senza che la cosa sarebbe definita. Un'ipotesi che poi Calenda ha raccontato come una cosa fatta. Una mossa non del tutto gradita ai renziani di stretta osservanza. Le due formazioni politiche promuovono ufficializza la costruzione di gruppi unicie di una federazione entro novembre, con l'obiettivo di correre con un partito unico alle Europee del 2024 . Ma l'ipotesi di una rottura all'inizio della legislatura non è esclusa.

Rispetto al passo indietro di Renzi sulle consultazioni , lo stesso Calenda ha voluto mettere una pezza. “Renzi ha molti impegni internazionali”. Ma pare che anche che la partita per l'assegnazione degli incarichi istituzionali e dei ruoli di garanzia, dal Copasir alla Commissione di sulla Rai , abbia creato parecchie tensioni. Un fatto è certo: “La strana coppia” vive una fase di autentico gelo. Italia viva dovrebbe mettere in campo Maria Elena Boschi per la presidenza della Vigilanza o per la vicepresidenza della Camera. D'altro canto, nelle intenzioni di Azione, quel posto sembrava destinato a una delle ex ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, che hanno lasciato Forza Italia per il partito calendiano.

Un fedelissimo di Calenda come Matteo Richetti smentisce le tensioni tra i leader. “Ho letto di un presunto gelo tra Renzi e Calenda. Non c'è nessun caso: da tempo sapevamo che Renzi non sarebbe stato fisicamente presente alle consultazioni. Noi andremo al Quirinale col leader del Terzo polo, Carlo Calenda, con la presidente di Italia viva, Teresa Bellanova , e con i due capigruppo. Questi sono giorni concitati ma non bisogna esasperare i toni”.Intanto, l'ex ministro dello Sviluppo economico ha messo dei paletti molto chiari sulla strada tortuosa che porta verso il partito unico: “La presidenza della federazione spetterà a me e le decisioni saranno prese da un organo collegiale”. Anche Calenda replica chi gli chiede di eventuali disapori con Renzi. Questa ipotesi “è proprio destituita da ogni fondamento. Ci sentiamo tutti i giorni e la delegazione di Italia viva me l'ha data lui. In mezzo a tutti che litigano è incredibile che si facciano deduzioni dalla composizione della delegazione, chi credete che me l'abbia data? Lui”.

 

 


di Manlio Fusani