Futuro Governo, Salvini: “Non ci sono ruoli per Draghi”

martedì 20 settembre 2022


Nessun ruolo per Mario Draghi in un eventuale Esecutivo di centrodestra. È stato chiaro Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, nel corso di una conferenza stampa elettorale a Bari, sul fatto che il premier sia stato riconosciuto negli Usa come statista dell’anno, ha detto: “Noi chiediamo il voto per la Lega e per il centrodestra, non vedo ruoli per Draghi o per tecnici, per rispetto anche nei confronti di Draghi. Perché se uno vota la Lega, vota per la Lega. Se uno vota per il centrodestra, vota per il centrodestra”.

E poi: “Con tutto il rispetto, negli Stati Uniti ci saranno a breve le elezioni di medio termine politiche. Io le osservo da lontano – ha notato Salvini – e non mi permetto di dare indicazioni o pareri ma ci sono gli Stati Uniti, c’è Biden e ci sono i Repubblicani. Il governatore della Florida, Ron De Santis secondo me è una garanzia per il presente e il futuro, l’ex segretario di Stato con Trump, Mike Pompeo, è una garanzia per il presente e il futuro. I socialisti anche negli Stati Uniti, a New York e a Washington, hanno fatto una marea di danni non solo negli Usa ma anche in giro per il mondo. Però io lo osservo – ha insistito – e non mi permetto di dire se vincessero i democratici sarebbe una iattura. Si vota in Brasile da qui a breve, ci sono in campo Bolsonaro e Lula. Mi sembra evidente per chi io simpatizzi, ma questo non influirà sul voto dei brasiliani. Quindi, io conto che nessuno cerchi di influenzare il voto degli italiani”.

Ancora Salvini: “Io mi sto occupando di Italia e di italiani, gli altri si occupino di russi, francesi, di cinesi, di americani, di tedeschi. Io mi occupo del lavoro degli italiani, della salute degli italiani. Il lavoro è la priorità e quindi per creare più lavoro cancellare la legge Fornero sarà la precondizione necessaria. Limitare gli sbarchi di immigrati, che anche in Puglia si sono moltiplicati quest’estate, è fondamentale per garantire serenità, tranquillità e sicurezza”.

Inevitabile il passaggio sull’energia. Ma non solo: “Sulla bolletta della luce pesa anche il canone Rai, visto che ci sono tanti Paesi europei in cui il servizio pubblico è garantito senza gravare sulle tasche dei cittadini. Non si capisce perché l’Italia non possa e non debba fare altrettanto. La Rai incassa più di 700 milioni di euro di pubblicità. Io penso che tagliando qualche spreco e qualche maxi stipendio i conti possano tornare anche senza gravare sulla bolletta della luce degli italiani… Sarò in Senato e convertiremo il decreto Aiuti, però mi spiace che buona parte della politica non abbia compreso l’emergenza che c’è alle porte, che noi vogliamo affrontare, accompagnare, risolvere… I costi dell’energia rischiano di mettere in ginocchio il Paese nell’arco di poche settimane”.


di Toni Forti