giovedì 7 luglio 2022
Quando si fanno saltare le regole, tutte le regole saltano. Se, cominciando dalle istituzioni, si deroga al dettame dei governi eletti (gli italiani votano cioè i deputati e i senatori del Parlamento, i quali poi esprimono i governi tra gli eletti), è chiaro che i ministri e i presidenti del Consiglio non eletti non rappresenteranno nessuno, rimanendo estranei alla volontà degli italiani.
Questa è la regola fondamentale della rappresentanza, disattesa la quale, ne discende la mancata attuazione di quanto voluto dalla maggioranza degli italiani e che comporta che ministri e presidenti non eletti non solo non rispondano a nessuno ma non siano collegati a nessuno di noi. Chi non è eletto è, in sostanza, un corpo estraneo destinato a essere prima o poi vomitato da tutti noi, dall’intero popolo italiano. Dalla violazione di tale regola fondamentale discende il caos, o, se si preferisce, il disastro attuale – governativo e istituzionale, statuale e sociale – che è sotto gli occhi di noi tutti. Detto in parole semplici, se chi ci governa non ha ricevuto alcun mandato popolare, non solo è destinato a fare danni ma fallirà e farà fallire l’intero nostro Paese.
Obbligatorietà di vaccino e Green pass – misure abnormi mai votate da nessuno degli italiani – la guerra Ucraina /Russia, cui l’Italia avrebbe dovuto votare per evitare di intervenire e ancora immigrazione fuori controllo (assenza di voto anche a tale proposito con, in sostituzione, la politica fallimentare di un ministro mai eletto da nessuno degli italiani, Luciana Lamorgese). E ancora, adesso, solo da ultimo, l’“amicizia” sbandierata a destra e a manca di Mario Draghi con Recep Tayyip Erdogan. Tutto ciò dimostra come, contravvenuta la regola fondamentale del voto elettorale, viene meno la politica e le decisioni legittime votate dal popolo italiano. In pratica, si è tolto di mano lo scettro – il potere e il diritto di decidere – del voto agli italiani e si impone loro un Governo che non rappresenta nessuno.
Da ultimo, si assiste a scene assurde prima ancora – se possibile – che indecorose riguardo sceneggiate ridicole e senza senso tra non eletti, tipo Giuseppe Conte e Mario Draghi, al potere rubato, in sostanza. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, impone il non voto agli italiani, quando peraltro in seguito alle Amministrative è risultato chiaro che anche l’attuale Parlamento – ormai risalente a molto tempo addietro – se solo si votasse a livello nazionale, letteralmente capovolgerebbe le presenze e i presenti, facendo tabula rasa dei Cinque Stelle e di intere fette della maggioranza (oramai ex).
In questa situazione destinata al fallimento totale per il blocco imposto dalle stesse prime istituzioni e per la mancata elezione di chi oggi è al Governo, l’Italia, il nostro Paese, va dritto allo scatafascio, portando con sé l’intera popolazione. Abbiamo, ad esempio, l’inflazione e presto la recessione. L’inflazione c’è, perché c’è Draghi che non è eletto. Con un Draghi eletto non ci sarebbe l’inflazione, perché un eletto non ci avrebbe portato in guerra, non farebbe invadere l’Italia da immigrati senza controllo, perché un eletto a maggioranza dal popolo italiano non avrebbe abbandonato il gas russo andando a pietirlo ad Erdogan che è financo peggio di Vladimir Putin. Ecco perché gli italiani, di tanto in tanto, devono avere il diritto di adempiere al proprio legittimo diritto di votare.
di Francesca Romana Fantetti