giovedì 16 giugno 2022
Guido Crosetto difende Giorgia Meloni dalle accuse di fascismo. L’imprenditore, ex parlamentare e ideologo della destra, in un’intervista alla Stampa, commenta le polemiche scatenate dal discorso della leader di Fratelli d’Italia al congresso di Vox, il partito di estrema destra spagnolo. Meloni ha tenuto un comizio a Marbella, in Andalusia, a sostegno di Macarena Olona, candidata alla presidenza alla regione. “No – ha detto Meloni – alla lobby Lgbt! No violenza islamista! No all’immigrazione! No alla grande finanza internazionale”.
Crosetto, nella sua analisi, parte da una constatazione: “Vox – afferma – nasce da una scissione del Partito popolare spagnolo. La Meloni è la presidente dei Conservatori europei e in quanto tale dialoga con chi fa parte di quel gruppo. Dialogare non vuol dire sposare le idee”.
Crosetto è convinto che, “da adesso, fino alle elezioni del prossimo anno, vedremo questo mantra. Fino a qualche giorno fa il nemico era Matteo Salvini. Neutralizzato lui, adesso tocca al prossimo. D’altronde, lo abbiamo già visto in passato con Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e appunto Salvini. C’è un metodo, con il quale si fa politica e si vincono le elezioni”. Secondo Crosetto, “prima si parte con le accuse di fascismo o di conflitto di interesse. E poi, parte la magistratura”.
Crosetto conosce “i ragionamenti che fa Giorgia. La cosa che le ho detto è che quando urla troppo distrugge qualunque cosa stia dicendo. Ha detto lobby Lgtb, che è un’altra cosa. Anche all’interno della comunità omosessuale e delle femministe questi sono temi di discussione. Chi parla di omofobia, non vuole confrontarsi”. L’ex parlamentare gioca a sorprendere. “Lo dico in maniera un po’ secca: sui temi etici Giorgia fa i ragionamenti che fa Papa Francesco”.
di Manlio Fusani