giovedì 16 giugno 2022
Secondo Francesco Paolo Sisto, la riforma della giustizia rappresenta “un importantissimo passo avanti”. Il sottosegretario forzista, intervistato dal Corriere della Sera, parla della riforma Cartabia. “Basta – sostiene – con le guerre. Isoliamo i guastatori e mettiamoci tutti insieme a tutelare i cittadini”. Quello lanciato da Sisto è un vero e proprio appello. Oggi è previsto il voto finale e l’esponente di Forza Italia si aspetta “il varo di nuove regole che ridiano smalto alla magistratura”.
Sisto sottolinea: “Il testo della Camera è rimasto intatto. Per cui si prevede il voto finale che, salvo imprevisti, improbabili, dovrebbe dare il via libera alla riforma. La Lega ha ritenuto di proseguire alcune battaglie per migliorare il testo, in linea con i quesiti referendari. Non c’erano obiettivamente i numeri per ipotizzare modifiche. E l’approvazione anche di un solo emendamento avrebbe costretto al ritorno alla Camera e compromesso la necessità che il Csm sia eletto secondo le nuove regole. Per il Parlamento sarebbe stata una sconfitta. Ma alla fine tutto si è ricomposto”.
Per Sisto, “questa non è la riforma che avremmo scritto noi se fossimo stati al governo. Ma è un importantissimo passo avanti. Frutto di una mediazione da parte delle forze di maggioranza, che comprende battaglie storiche di Forza Italia, come la separazione delle carriere, il “no” alle porte girevoli, il voto degli avvocati nei consigli giudiziari. Un accordo difficile, ma utile, rispettato fino in fondo”.
Questa riforma “i problemi li affronta con attenzione. Non dimentichiamoci che l’Associazione nazionale magistrati ha scioperato contro questo testo. Qui è il Parlamento che ha deciso, come aveva promesso Mario Draghi. E lo ha fatto a tutela dei valori costituzionali. Si poteva fare di più? Sempre si può, ma non con sensibilità così diverse al governo”.
di Duilio Vivanti