Dai seggi alla maturità: il ballo della mascherina

giovedì 9 giugno 2022


Mascherine nei seggi, a scuola e non solo. Pierpaolo Sileri a SkyTg 24, ospite di Buongiorno, afferma: “È auspicabile che dopo il 15 giugno si vada verso lo stop all’obbligo della mascherina. Io personalmente la terrei ugualmente sui mezzi pubblici e sugli aerei”.

“Liberi tutti”

Il sottosegretario alla Salute, a seguire, specifica: “In estate, quando ci sarà il liberi tutti, ci sarà anche una maggior circolazione del virus, vuoi per l’arrivo dall’estero di tanti turisti in Italia e per maggiori affollamenti. Ma questa circolazione del virus – prosegue – non credo che determinerà grossi problemi. Siamo gran parte vaccinati, le terapie intensive si stanno svuotando”. E poi: “Se disgraziatamente questa nuova variante dovesse contagiare di più ed essere più patogena, ci troveremo magari a un sovraccarico in alcune aree del Paese. E questo rallenterebbe i numeri rimasti indietro del non-Covid. Oggi – sottolinea Sileri – dobbiamo recuperare i pazienti che hanno necessità di interventi per altre patologie e sono rimasti indietro”.

Mascherine nei seggi

Il tema delle mascherine tocca anche la questione dell’election day del 12 giugno, appuntamento per rinnovare le Amministrazioni di circa mille Comuni. Contemporaneamente, si vota in tutto il Paese per i cinque referendum sulla giustizia, contrassegnati dalle schede di colore rosso, arancione, giallo, grigio e verde. In merito alla decisione presa di concerto dai ministeri della Salute e dell’Interno, Sileri ribadisce che per quanto riguarda le imminenti elezioni c’è “una raccomandazione forte dell’uso della mascherina. È chiaro, il mio consiglio è: se si va a votare, spero che siano in molti, e si crea un assembramento, la mascherina è una sicurezza in più”.

Sull’argomento il senatore Maurizio Gasparri, responsabile nazionale Enti locali in quota Forza Italia, ammette: “Giudico positiva e importante la decisione del Governo, che ho sollecitato con particolare determinazione, di considerare l’uso delle mascherine in occasione delle Consultazioni amministrative-referendarie del 12 giugno, consigliato ma non obbligatorio. Così i cittadini potranno partecipare alle operazioni elettorali senza doversi presentare necessariamente muniti di mascherina. Del resto – insiste – le condizioni epidemiologiche consentivano questa scelta e in tante occasioni, spettacoli, eventi sportivi, momenti di ogni genere delle nostre giornate, l’uso della mascherina non è più obbligatorio. Sarebbe stato assurdo imporlo per le elezioni amministrative. È bene divulgare questa notizia – continua – per incoraggiare una maggiore partecipazione alle elezioni amministrative e all’importante consultazione referendaria. Ringrazio il Governo, che ha ascoltato le mie sollecitazioni che erano del resto ampiamente condivise nel mondo politico”. Ma c’è chi storce il naso. Infatti, contro le circolari ministeriali – relative all’utilizzo fortemente raccomandato della mascherina per accedere ai seggi – si scaglia il Comitato promotore Giustizia giusta, associazione promossa dal movimento politico Lega per Salvini Premier e dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, con il ricorso depositato al Tar del Lazio.

Mascherine a scuola

Infine, sul tema delle mascherine a scuola, Sileri chiosa: “Per come stanno le cose oggi, penso che la mascherina a scuola a ottobre non si porterà. Spero che anche il mondo scientifico ci indichi questo, anche se la mascherina ha una sua utilità”.

Mascherina e la maturità

Interpellata dall’Ansa, Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidenti del Lazio, fa il punto sulla questione relativa all’utilizzo delle mascherine da parte degli studenti che dovranno affrontare l’esame di maturità: “Per gli scritti è una questione di rispetto indossare una mascherina chirurgica, anche nei confronti dei più fragili. Per gli orali è un falso problema: il candidato sarà a due metri di distanza dalla commissione. Non abbiamo un nuovo protocollo anti-Covid sugli esami. I precedenti sono ormai superati anche dalla fine dello stato di emergenza. Il candidato – va avanti – è dunque autorizzato mentre parla a non indossare la mascherina. Attendiamo indicazioni scritte”. Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione (Lega), osserva che “può essere un’opzione da valutare l’ipotesi di far tenere la mascherina ai maturandi solo per gli scritti e non per gli orali. Ricalcherebbe un po’ quanto accade in Parlamento: deputati, senatori e membri del Governo la indossano, quando sono seduti al proprio posto e la abbassano nel momento in cui sono chiamati a intervenire. Personalmente, sarei per indossarla solo quando si gira nei corridoi e in caso di assembramenti. Ma al ministero della Salute hanno evidentemente una preclusione nei confronti del mondo dell’Istruzione: hanno tolto le restrizioni dappertutto, tranne che a scuola. Mi sembra evidente che ci sia un pregiudizio ideologico”.


di Mimmo Fornari