lunedì 2 maggio 2022
“Per un governo di centrodestra l’unica strada è l’unità”. Ne è convinto Giorgio Mulè. Nonostante Giorgia Meloni abbia lanciato il partito dei conservatori, nel corso della Conferenza programmatica milanese di Fdi, il sottosegretario alla Difesa, deputato di Forza Italia, non vede alternative alla coalizione dei moderati. “Il centrodestra – afferma a Omnibus su La7 – andrà al governo solo facendo un salto di maturità. Adesso e non a ridosso delle elezioni, e presentandosi non solo unito ma con idee chiare e condivise sui principali temi come lavoro e fisco. La credibilità del centrodestra fondato da Silvio Berlusconi risiede nella capacità di fare sintesi e riconoscere a ogni componente il proprio ruolo. Soltanto nella maturità di tutti, nel fare, a volte, un passo indietro per andare avanti, si può trovare la strada per governare ed essere credibili”.
Rispetto alla guerra in Ucraina, Mulè usa toni concilianti: “L’Italia non è in prima fila contro Mosca. È in prima fila per cercare la pace, insieme ad altri Paesi, al fianco del popolo ucraino invaso dalla Federazione Russa. Quello che viene meno da parte della Russia è la volontà di costruire un reale percorso di pace. E, alle richieste da parte dell’Occidente, la Russia risponde alzando sempre di più l’asticella. Per arrivare alla pace la Russia deve necessariamente cambiare atteggiamento e devono essere stabilite le condizioni minime per avviare un negoziato. L’unità d’intenti e di azione dell’Europa risiede anche nella forza di un Paese, nel nostro caso l’Italia, di avere una posizione univoca”.
Mulè condivide le parole del capo dello Stato. “La pace – afferma il sottosegretario – non può essere corrispondere a una resa. La posizione del presidente Mattarella è ferma e granitica dal punto di vista di quello che sta facendo l’Italia per la guerra in Ucraina. Interpretare le parole del presidente Mattarella, ripetute peraltro più volte in contesti diversi, vuol dire fare un torto a lui e all’intelligenza di chi lo ascolta”.
di Duilio Vivanti