martedì 19 aprile 2022
“Elettrifichiamo subito gli scali per rendere il Paese competitivo”. Lo sostiene Enrico Giovannini in un’intervista al Messaggero. “Non è l’ora per rallentare i progetti del Pnrr, nonostante le sfide date dall’aumento del costo delle materie prime e della guerra in Ucraina”. Secondo il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, “il Pnrr significa riforme e investimenti. E non c’è nessuna ragione per rallentare le une e le altre”. Il ministro rivela il varo, l’altra settimana, di “un intervento importante anche alla luce dell’attuale situazione geopolitica”. Si tratta della “elettrificazione delle banchine dei porti, una misura anticipata rispetto alle scadenze del Piano”, spiega Giovannini, che la ritiene “importante per migliorare la competitività del nostro Paese, in un’ottica di sviluppo sostenibile”. Su alcuni fronti, come i porti, “pensiamo di accelerare”. Secondo il ministro, l’Italia, “anche a seguito dei rivolgimenti geopolitici in corso, può diventare sempre di più un punto di riferimento” del trasporto merci. “Possiamo essere uno snodo cruciale verso l’Africa, gli Stati Uniti e il Sub-continente indiano”.
Il Pnrr consentirà il potenziamento non solo dei porti, ma anche dei “retroporti, i collegamenti con le linee ferroviarie e viarie”, spiega Giovannini, che indica alcuni casi specifici. “Civitavecchia avrà un ruolo chiave”, ma si sta lavorando anche sulle “direttrici trasversali: Napoli-Bari, Roma-Pescara, Orte-Falconara”. Riguardo all’aumento dei prezzi e all’impatto sui bandi, il ministro spiega che il governo è al lavoro su “un decreto specifico, da varare nella seconda metà di aprile”, che garantirà “la possibilità di adeguare i prezzi per le gare in essere e, soprattutto, per le prossime”. Per alcuni interventi si può attendere, “cosicché possiamo attendere qualche mese per vedere cosa accade ai mercati”, dice il ministro, che assicura: “Porteremo a termine tutte le opere strategiche nei termini del Pnrr”.
Frattanto il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta, Pino Musolino, si dice in “piena sintonia e comunione di visione strategica” con Giovannini. “Il ministro dimostra ancora una volta la grande attenzione e sensibilità verso i porti della Capitale – sottolinea Musolino – il cui pieno sviluppo è, come giustamente rimarcato dal ministro stesso, strategico non solo per il territorio ma per il Paese stesso. La proiezione verso il Mediterraneo e verso l’Africa in particolare è da sempre uno dei nostri punti fermi”.
di Duilio Vivanti