martedì 29 marzo 2022
Mario Draghi è arrivato al Maschio Angioino. Ad attenderlo, il sindaco di Napoli Gateano Manfredi, il presidente della Regione Vincenzo de Luca e il prefetto Claudio Palomba. Il premier si è recato in città per la firma del Patto per Napoli, un accordo tra il Governo e il Comune grazie al quale, in base a quanto stabilito nell’ultima Finanziaria per aiutare i comuni capoluogo delle città metropolitane in gravi difficoltà economiche e finanziarie, lo Stato verserà nelle casse partenopee circa 1 miliardo e 300 milioni di euro nell’arco di 20 anni. Dopo aver ringraziato “per l’accoglienza splendida” Draghi ha presentato questo provvedimento. È necessario ammettere l’esistenza di una questione meridionale, il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno è più del doppio del Centro-nord e il reddito pro-capite è poco più della metà. “Dobbiamo allo stesso tempo evitare che questa si riduca a sterili rivendicazioni. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità. Perché l’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese”, ha aggiunto il premier.
Il Patto per Napoli coincide con il programma di investimenti più significativo nella storia recente del Mezzogiorno. Questa città è stata nel corso della storia un punto di riferimento, sia per l’Italia che per l’Europa, e questo provvedimento serve a farle mantenere, insieme al Sud in generale, la sua centralità. “Adesso tocca a noi dimostrare che siamo all’altezza della sfida, come istituzione e come cittadini con la consapevolezza di non essere più soli e con la certezza di riprenderci il posto che meritiamo”, ha aggiunto il sindaco Manfredi a fianco di Mario Draghi.
A concludere la mattinata, una nota dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Napoli, Nicola Ricci, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati: “La firma del Patto per Napoli, alla presenza del premier Draghi e del sindaco Manfredi, è un segnale importante di attenzione per la città. Evitare il dissesto, la svalorizzazione del patrimonio immobiliare e la privatizzazione delle municipalizzate, garantire le condizioni per poter programmare sono, da oggi – secondo i sindacati – obiettivi raggiungibili. Le risorse messe in campo dovranno avere obiettivi precisi e priorità: favorire l’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro, non solo nel settore pubblico, garantire le condizioni di sicurezza sul lavoro, costruire un grande piano che possa rilanciare le periferie, salvaguardando le condizioni di vita dei cittadini, combattere le illegalità, facendo un investimento sociale nel welfare, prevedere un importante investimento sui trasporti per migliorare la qualità della vita in città e favorire il turismo”. Infine i segretari ammettono di apprezzare “il dialogo avviato dal sindaco Manfredi con il sindacato sui temi che riguardano lo sviluppo della città, la difesa della realtá manifatturiera, a partire dalla buona conclusione della vicenda Whirlpool”. Concludono Ricci, Tipaldi e Sgambati: “non ci sottrarremo al confronto e siamo pronti ad entrare nel merito delle singole questioni inerenti al Patto per monitorarne il percorso”. La visita del premier Draghi si concluderà con una visita ai profughi ucraini accolti dai volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro. Saranno presenti anche il console ucraino Kavalenko Maksym, il vescovo ausiliare di Napoli e padre Antonio Loffredo.
di Redazione