lunedì 28 marzo 2022
Il decreto legge del 24 marzo 2022, numero 24, ovvero “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza” segna le tappe per la nuova convivenza con il virus.
Come già anticipato, le novità più importanti riguardano la fine del sistema delle zone colorate, il graduale superamento del Green pass e l’eliminazione delle quarantene precauzionali. Da oggi 28 marzo finisce l’era dei colori delle regioni e tutta Italia torna in zona bianca. Il 31 marzo finisce lo stato di emergenza legato alla pandemia, decadono quindi sia il Comitato tecnico scientifico che la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo. Viene istituita un’unità operativa ad hoc “per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, operativa fino al 31 dicembre.
Dal 1 aprile non sarà necessario nessun tipo di Green pass entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Stop al certificato anche sui bus e in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Per i trasporti a lunga percorrenza, invece, sarà ancora obbligatorio il certificato in versione base fino al 30 aprile. Servirà almeno il Green pass base (ottenibile anche tramite tampone negativo) per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo. Necessaria la certificazione base anche per entrare allo stadio, decade però il limite alle capienze nelle strutture che torneranno al 100 per cento.
Sempre dal 1 aprile decade la quarantena preventiva per chi è entrato in contatto con un caso positivo al Covid, anche se non vaccinato. Varrà il regime dell’autosorveglianza per 10 giorni: si potrà quindi uscire e andare al lavoro ma indossando la mascherina Ffp2. Solo chi ha contratto il virus resterà in autoisolamento fino a tampone negativo da eseguire dopo almeno sette giorni (dieci per i non vaccinati).
Anche a scuola andranno in Dad solo i positivi. Nelle scuole dell’infanzia e nei servizi educativi per l’infanzia: in presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione. Alla scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale: in presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e gli studenti che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Fino al 30 aprile sarà necessario il Green pass base per accedere a mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, mentre servirà quello rafforzato per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.
Rimane invece obbligatoria la certificazione rafforzata per le visite a persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio-assistenziali. Il 15 giugno decadono gli obblighi vaccinali per personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Queste categorie sono già tornate al lavoro dal 25 marzo (giorno dell’entrata in vigore del decreto) con il Green pass base facendo il tampone antigenico ogni due giorni. L’obbligo di vaccino resterà in vigore oltre questa data soltanto per il personale sanitario e Rsa. Il 30 giugno termina anche lo smart working: fino a quella data ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto lavoro agile nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Il 31 dicembre decadrà infine l’ obbligo vaccinale per il personale sanitario e delle Rsa.
di Claudia Diaconale