venerdì 25 marzo 2022
Fibrillazione in atto tra i dem e i grillini. Il governo potrebbe essere messo in crisi dalla tensione a causa dell’aumento delle spese militari. Persino il “campo largo” del centrosinistra vaticinato da Enrico Letta rischia di subire il definitivo colpo di grazia. Il segretario del Pd si dice convinto di trovare una “soluzione”. Ma tra i parlamentari dem l’umore è un misto tra preoccupazione e fastidio per la posizione espressa da Giuseppe Conte. Letta, intanto, cerca di tenere insieme i pezzi. Anche se tenere insieme Calenda e M5s appare un’impresa titanica. “So che sembra difficile – chiosa Letta – è uno dei temi che mi sono dato come obiettivo. So che è difficile”. Ma la strada è questa e il leader dem anche sul capitolo spese militari cerca un dialogo. “Non credo ci saranno problemi su questi temi. Sono convinto che parlando e discutendo troveremo le soluzioni, questo è un momento in cui c’è bisogno di essere molto uniti e determinati”.
Il “no” all’aumento delle spese militari mette i 5 stelle in netta contrapposizione con la linea ribadita anche ieri da Mario Draghi nelle comunicazioni alle Camere. Quando viene fatto notare a Conte che se i 5 stelle votassero contro l’aumento delle spese militare cadrebbe il governo, l’ex premier replica in maniera sibillina: “Ognuno farà le sue scelte”. Parole che non sono affatto piaciute ai dem che speravano che, dopo aver preso “finalmente” le distanze da Vito Petrocelli, con il leader M5s si potesse trovare una sintonia, seppure, piuttosto precaria. Il senatore renziano Andrea Marcucci avverte: “Non si minaccia una crisi di governo durante una guerra in Europa. La posizione del M5s sugli impegni presi con la Nato è molto pericolosa. Se si fa parte di un’alleanza, se ne rispettano gli accordi”.
Per Debora Serracchiani, si tratta di “una scelta delicata ma è altrettanto delicato sapere che in questo momento non puoi permetterti di mettere in difficoltà un governo. Immagino che ci sarà responsabilità e consapevolezza del momento”. Alla capogruppo Pd alla Camera replica il vicepresidente M5s, Michele Gubitosa. “Stiamo assistendo a continui solleciti da parte del Pd di rivedere le posizioni del M5S espresse chiaramente da Giuseppe Conte. Dico alla collega Serracchiani di pensare a non mettere in difficoltà il Paese con l’aumento delle spese militari”, dice Gubitosa all’Adnkronos.
di Mino Tebaldi