Il bastian contrario

venerdì 25 marzo 2022


Indubbiamente ha intuito, non c’è che dire. Era di area leghista fino a quando – avendo percepito che il Paese si stava facendo abbindolare da Beppe Grillo e i suoi vaffa – non ha esitato a presentarsi con i cinque stelle con i quali è stato eletto addirittura senatore di una già malridotta Repubblica rappresentata da un sistema bicamerale caratterizzato dalla presenza di personaggi al limite dell’inverosimile.

Ma i 5s hanno iniziato, a loro volta, ad essere capiti ed infatti l’emorragia di consensi sembra essere senza fine. Ed allora lui che fa? Si mette in proprio credendo (un po’ di presunzione non fa mai male) di imitare il modello inglese e si inventa ItalExit che, raccontata così, non vuol dire alcunché se non dimostrare di voler arrancare nel proprio nulla pur di accattare qualche voto. D’altronde, il Nostro ha provato anche a candidarsi come sindaco di Milano ma, siccome il capoluogo meneghino è “vicino all’Europa” come cantava Lucio Dalla, non è riuscito neppure a superare la soglia per entrare in consiglio comunale: altro che primo cittadino!

Ed allora si è messo a rivestire il ruolo del bastian contrario. Il Paese era impegnato nella più grande campagna vaccinale della storia contro un virus particolarmente pericoloso? Lui non perdeva occasione per paragonare (ops, è involontario) gli obblighi vaccinali alla repressione delle libertà personali nonostante i dati su positivi, ricoverati e decessi. La Russia sta aggredendo e bombardando l’Ucraina? Il bastian contrario non ha potuto fare a meno di schierarsi contro chi sostiene le ragioni del presidente Zelensky e della sua nazione. D’altronde, a ben pensarci, si avvicinano le elezioni ed è necessario farsi vedere, costi quel che costi: anche a discapito della propria dignità.


di Gianluca Perricone