giovedì 24 marzo 2022
Il dialogo nel centrodestra, dopo gli strappi del voto sul Quirinale, è pronto a ripartire. Lo sostiene Matteo Salvini in un’intervista a La Sicilia. “Prima l’Italia – afferma il leader della Lega – è un progetto serio, ambizioso e vincente. Da tempo parliamo di federazione di centrodestra per valorizzare e rafforzare l’impegno e i valori della coalizione: sono convinto che il laboratorio Sicilia darà risposte importanti”. L’ex ministro dell’Interno parla del progetto lanciato per il centrodestra. Un’idea che potrebbe essere testata alle prossime Amministrative a Palermo e per le Regionali nell’isola, sottolineando che con Prima l’Italia si può “costruire una casa accogliente anche per tanti amministratori locali ed esponenti della società civile interessati a un progetto di buon governo”. Sulla gelida presa d’atto di Fratelli d’Italia, Salvini ribadisce che “le porte sono aperte per tutti, senza esclusioni” e che sulle candidature dei sindaci “non c’è alcuna rottura: ci vedremo e troveremo un accordo come sempre successo”.
Sulla ricandidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione Siciliana, appoggiata da Giorgia Meloni e Fdi ma contrastata da alcuni alleati dell’attuale maggioranza di centrodestra, il leader della Lega dice che “faremo tutte le valutazioni del caso, con serenità e come già avvenuto nel resto d’Italia”. Ma ricordando che, “in generale, l’unità del centrodestra non può essere messa in discussione con imposizioni” e “su alcuni temi – rifiuti, sanità, infrastrutture, turismo – i risultati dovevano essere migliori”.
“A Giorgia Meloni – rimarca Salvini – ribadirò che la scelta spetta ai siciliani e sono sicuro sarà d’accordo con me”. Il segretario del Carroccio ribadisce un aspetto: “Discuteremo con serenità tutte le opzioni, ma dev’essere chiaro che in Sicilia devono decidere i siciliani e non le segreterie dei partiti a Roma”. Sulla futura collocazione di Prima l’Italia e sui rapporti col Ppe, Salvini spiega che “anche in Europa le forze di centrodestra alternative alla sinistra debbano dialogare per costruire un unico contenitore: il Ppe dica da che parte vuole stare, visto che da anni governa con i socialisti”, ma “non mi pare sia quello che vogliono i nostri elettori”.
di Manlio Fusani