Ucraina, Meloni: “Putin mai citato nel mio libro”

giovedì 10 marzo 2022


Giorgia Meloni giudica il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol il punto di non ritorno. “Un’atrocità insopportabile – sottolinea – un atto brutale delle forze armate russe, un crimine disumano ai danni dei più indifesi. Una delle pagine più buie dell’aggressione russa all’Ucraina che non dimenticheremo”. In un’intervista Corriere.it, la presidente di Fratelli d’Italia prende le distanza dal capo del Cremilino. “Vladimir Putin mai citato nel mio libro. Io non considero la Russia Putin, non ho vicinanza alla figura di Putin, ma questo non mi impedisce di considerare la Russia parte del sistema europeo. Nessuno può negare questo”.

Meloni ritiene giusto “che il governo mantenga compattezza con la comunità internazionale e gli alleati. Sulle armi ricordo che i latini dicevano: se vuoi la pace prepara la guerra. Se pensiamo che la questione si risolva abbandonando gli ucraini a se stessi è una follia. Sul piano della centralità diplomatica, il governo non ha dato grande prova di sé. Continuano interlocuzioni dalle quali il governo italiano è escluso”.

Per la leader della destra italiana, “l’Europa è stata inesistente e ininfluente nella fase in cui si poteva evitare il conflitto. Abbiamo visto muoversi Francia e Germania, ma non l’Europa. Occorre puntare a un’Europa confederale, un’Europa gigante politico e non gigante burocratico”. Secondo Meloni, “anche sulla materia energetica, non è esistito un programma europeo, l’Europa politicamente continua a non esistere”. In ogni caso, ritiene “impossibile” un distacco tra Europa e Usa: “La nostra è una comune adesione ai valori della cultura, della filosofia, sono radici comuni e questa comunanza viene prima di qualsiasi altra cosa”.

Poi Meloni “difende” gli alleati. A proposito del “silenzio” di Silvio Berlusconi sulla crisi in Ucraina e sulla iniziativa di Matteo Salvini sul confine polacco-ucraino.  “Non mi pare – argomenta – che il centrodestra sia scomparso sul piano della politica estera. È rimasto compatto e sta cercando di dare un amano come sta facendo FdI”. Ma la leader di Fdi non nasconde le difficoltà. “Non sono nel momento migliore dei rapporti con Salvini, ma trovo stucchevole che a Salvini non si perdonino i suoi rapporti pregressi con Putin, quando tutti quanti hanno avuto rapporti con il presidente russo”.

Meloni lancia stoccate agli avversari politici di centrosinistra. “Trovo un po’ stucchevole – attacca – che a fare lezioni di morale alla Lega siano gli stessi che devono ancora dimostrare di non aver ricevuto soldi dal regime marxista venezuelano di Maduro (riferimento al M5s, ndr) o quelli che si fanno pagare dagli sceicchi sauditi (riferimento a Matteo Renzi, ndr) e quelli che si vantavano di prendere soldi dall’Unione sovietica (riferimento al Pd, ndr) che entrava con i carri armati a Praga e Budapest”.


di Duilio Vivanti