M5s, il flop del sito di Virginia Raggi

venerdì 25 febbraio 2022


Virginia Raggi è appena stata eletta presidente della Commissione speciale Expo 2030. L’effetto immediato è stata la fibrillazione della precaria intesa tra renziani e calendiani in Campidoglio. L’ex sindaca di Roma, oggi consigliera di minoranza, ambisce a scalare il Movimento cinque stelle. L’obiettivo minimo è una candidatura alle prossime Politiche. Ma chi conosce bene Virginia, sa che punta al “bersaglio grosso”: vale a dire, la leadership dell’universo grillino. Intanto, mentre il marito di Virginia, Andrea Severini, No vax della prima ora, rilancia l’idea di uno sciopero della fame contro il Green pass, Virginia non riesce a fare decollare il progetto RomEPolis2030, la “rete culturale per il civismo cittadino”. L’iniziativa prima “in silenzio”, ora è completamente ferma. “Site not found”, si legge sul web. Il sito è stato proprio chiuso. Per il momento.

Come sottolinea Repubblica, fino a qualche giorno fa l’ultimo messaggio degli appena 22 pubblicati sul forum dell’idea raggiana negli ultimi tre mesi (abbondanti) era datato 15 novembre. Il resto del sito? Si leggevano tre testimonianze quasi “anonime”. Gli interventi erano firmati da “fuoriusciti civici” dalle istituzioni: dall’ex vicesindaco Pietro Calabrese, l’ex assessore Andrea Coia, l’ex assessora Veronica Tasciotti, l’ex europarlamentare Dario Tamburrano, l’ex consigliere Angelo Diario. L’ultimo è stato Marco Doria, il minacciato ex coordinatore delle ville storiche romane e oggi collaboratore di Nicola Franco, presidente in quota Fratelli d’Italia del VI Municipio, quello di Tor Bella Monaca. Andrea Venuto, coordinatore delle liste civiche che hanno accompagnato Virginia Raggi e il M5s alle ultime Comunali, si limita a commentare così l’immobilismo sul forum: “È meglio Facebook”. Dove, però, RomEPolis2030 non esiste.


di Mino Tebaldi