Draghi: “Io federatore del centro? Lo escludo”

venerdì 11 febbraio 2022


Mario Draghi federatore di un centro politico? La risposta l’ha data il diretto interessato: “Lo escludo”. Il premier, nel corso della conferenza stampa di oggi sul via libera del Consiglio dei ministri alla riforma del Csm (Consiglio superiore della magistratura), ha detto: “Ho visto che tanti politici mi candidano in tanti posti in giro per il mondo, mostrando grande sollecitudine, ma vorrei rassicurarli che, se decidessi di lavorare, un lavoro lo trovo da solo”.

Il commento sull’Esecutivo

Parlando dell’Esecutivo, l’ex presidente della Banca centrale europea ha chiarito: “Il dovere del Governo è proseguire e affrontare sfide importanti per gli italiani, che sono quella immediata del caro energia, quella meno immediata ma preoccupante che è l’inflazione, che sta aggredendo il potere di acquisto dei lavoratori ed erodendo, anche se per ora non si vede, la competitività delle imprese. C’è poi l’uscita dalla pandemia e poi il Pnrr, che sta andando molto bene”. La squadra di Governo, ha terminato, è “efficiente e va avanti”. Insomma, nessun rimpasto in vista e, dalle parole dette da Draghi, porte chiuse a un futuro in politica.

“Per Forza Italia serve un politico”

Un Mario Draghi presidente del Consiglio anche dopo le prossime elezioni? Ci sono altri che dicono no. Come Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, che a “Un giorno da pecora”, su Radio Uno, ha chiarito: “Io credo serva un premier eletto dai cittadini. Credo che dovremo trovare un presidente del Consiglio politico”. Sempre Tajani ha aggiunto: “Draghi sarebbe un eccellente presidente del Consiglio europeo o della Commissione europea. Questo è quel che penso io”. Nessuna “maggioranza Ursula”, quindi, per Antonio Tajani, che ha precisato: “Noi siamo nel centrodestra, siamo al Governo perché c’è una emergenza, finita la quale ognuno torna a casa sua. E noi siamo alternativi alla sinistra, lo abbiamo sempre detto”.


di Massimo Ascolto