mercoledì 9 febbraio 2022
Dall’11 febbraio stop alle mascherine all’aperto, ma i dispositivi di protezione individuale (obbligatori al chiuso fino al 31 marzo e all’aperto in caso di assembramenti) dovranno essere sempre a portata di mano. E poi le discoteche sono pronte ai blocchi di partenza per la riapertura, con gli stadi pieni al 75 per cento da marzo. Da aprile, sempre tenendo conto della situazione dei contagi, le misure potrebbero avere un ulteriore allentamento anche sul fronte del Green pass. Ovviamente, per adesso non c’è nulla di scritto in merito alla decadenza dell’uso delle mascherine al chiuso dal primo di aprile.
Nell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato indicato che dall’11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto, ma – come detto – sarà necessario averle sempre in tasca, per poi poterle utilizzare nei casi di assembramenti. Saranno obbligatorie al chiuso.
“Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie – è scritto nell’ordinanza – i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”.
E poi: “Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”. In Campania, per la cronaca, rimarrà obbligatorio l’uso della mascherina anche all’esterno “in ogni luogo non isolato”.
Questione stadi
Dal primo marzo la capienza degli stadi sarà al 75 per cento per le strutture all’aperto e al 60 per cento per quelle al chiuso. Ancora si aspettano decisioni riguardo allo stato d’emergenza che scadrà il 31 marzo. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a Rainews.it ha detto: “L’impatto della variante Omicron su una popolazione in larga misura vaccinata si sta rivelando meno pesante del temuto e il carico sulle terapie intensive sta diminuendo. Questa evoluzione positiva ci consente di avviare la progressiva rimozione delle misure di contenimento”.
Green Pass
Sul Green pass, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha puntualizzato: “È stato molto utile per incentivare la vaccinazione e allora dobbiamo tenere presente che è fondamentale somministrare la terza dose, perché è quella che ci protegge maggiormente dalle conseguenze gravi dalla malattia. E allora se consideriamo che nel nostro Paese circa 48 milioni di cittadini sono vaccinati e 35 milioni hanno ricevuto la dose booster, significa che abbiamo circa 13 milioni di dosi da somministrare. Se procediamo con questo ritmo, è facile pensare che per metà marzo avremo completato la dose booster a 48 milioni di concittadini. Da lì sicuramente – è la conclusione – inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, con la solita gradualità inizieremo un allentamento delle misure”.
di Redazione