martedì 8 febbraio 2022
Si nasce incendiari e si muore pompieri. I barricaderi a Cinque Stelle, o almeno una parte di essi, possono riporre la fionda. Perché adesso tutto tace in questa insolita partita di poker dove, come si suol dire, è stato chiamato il giro. Il mazziere Beppe Grillo, garante del Movimento 5 Stelle, su Facebook ha dato le carte: “In questo momento non si possono prendere decisioni avventate. Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte. Nel frattempo, invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate, prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire”.
“Ahi lasso, or è stagion de doler tanto” sbotterebbe Guittone d’Arezzo anche se scomodarlo, sia chiaro, è quantomeno eccessivo, nonostante nei pentastellati sia ormai divampata la disputa tra guelfi e ghibellini. Meglio restare ai giorni nostri e fare un veloce passo indietro. Quello che per anni è stato il capo-comico del M5S sui social ha ricordato: “A seguito dell’ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile che ha sospeso, ai sensi dell’articolo 23 codice civile, le delibere impugnate del Movimento Cinque Stelle del 3 agosto 2021 di modifica dello statuto e del 5 agosto 2021 di nomina del Presidente, ha acquisito reviviscenza lo Statuto approvato il 10 febbraio 2021. Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata”.
In buona sostanza, Grillo ha deciso di aprire bocca all’indomani della decisione del Tribunale di Napoli, che ha sospeso le due delibere che avevano permesso la modifica dello statuto del Movimento e l’elezione del nuovo presidente, ossia l’ex premier Giuseppe Conte che, per adesso, si è mosso a suon di giri di penna: “Alle carte bollate rispondiamo con un bagno di democrazia, con la massima trasparenza. Combattiamo le nostre battaglie e superiamo le sfide una alla volta: saremo più forti”.
In tale clima surreale non poteva mancare Matteo Renzi, che ha tentato di vestire i panni del simpaticone di turno: “Il professor Conte ha scritto lo Statuto dei Cinque Stelle con la stessa chiarezza con cui scriveva i Dpcm: il risultato è l’esplosione del Movimento. E questa volta non c’è stato nemmeno bisogno di combatterli: hanno fatto tutto da soli”. A seguire l’hashtag “#StelleCadenti”.
Cabarettismo di seconda fascia a parte, di certo c’è che il Movimento Cinque Stelle – o se preferite, quel che rimane del Movimento Cinque Stelle – ha un bel grattacapo a livello legale. E stavolta non c’è nemmeno il Grillo parlante a smuovere le coscienze. Pertanto, meglio rimanere a bocca chiusa. Un buon auspicio, per tutti noi, anche in ottica futura.
di Mimmo Fornari