martedì 1 febbraio 2022
Possibili scenari? Guai a sbilanciarsi. Però un punto fermo c’è: “Stiamo lavorando allo stop dello stato di emergenza al 31 marzo”. Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, nel corso di un intervento a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1, ha detto: “La pandemia ci ha insegnato che è difficile fare previsioni a lungo termine, ma i dati in questo senso sono positivi e ci auguriamo che continuino e dobbiamo continuare con le terze dosi”. E sulla quarta dose ha notato: “La politica non ha deciso e deve attendere le considerazioni della scienza. Al momento non è prevista”.
Green pass e scuola
A seguire Costa, sull’idea di un Green pass senza scadenza per chi ha già tre dosi di vaccino, ha ammesso che “è una scelta che la politica deve fare basandosi sulle indicazioni scientifiche”. Inoltre, sul versante scuola, ha chiarito: “Dobbiamo assolutamente semplificare e uniformare, quindi siamo procedendo con un percorso condiviso con le Regioni”. Non solo: sulla didattica a distanza per gli alunni non vaccinati ha specificato che “è una delle ipotesi per semplificare le norme e credo che si possa arrivare a questo risultato”.
Via le mascherine: ma quando?
Nel Consiglio dei ministri di ieri, sui dispositivi di protezione individuale, è stato deciso di prorogare di altri 10 giorni l’obbligo di indossarli negli spazi aperti. Oggi Costa, sull’argomento, ha detto di essere ottimista sul fatto che “le mascherine all’aperto si potranno togliere prima di fine marzo. Già nelle prossime settimane lo si potrà fare nelle zone bianche, non si andrà dopo la proroga del 10 febbraio. Credo che ci possano essere le condizioni, sarebbe un segnale di fiducia nei confronti degli italiani: dopo 2 anni di restrizioni e sacrifici e dopo essersi vaccinati hanno bisogno di segnali positivi”.
Uso del tampone
Costa, in ultimo, ha puntualizzato: “C’è stato un incremento eccessivo dell’uso dei tamponi. Io credo che dobbiamo arrivare a riservare il tampone per chi ha sintomi. Se l’obiettivo è arrivare a una fase endemica di convivenza con il virus, credo che questo non possa che essere il risultato”.
Mandare in soffitta il Green pass
“Gli italiani sono a cavallo tra la depressione e la paura. Ho trovato sconforto in quegli italiani che hanno seguito tutte le regole. La politica sanitaria deve trovare nel cittadino un alleato e non un nemico. Continuando a mettere obblighi, restrizioni e divieti non si porta il cittadino dalla propria parte”. Parole e musica di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, ai microfoni de “L’Italia s’è Desta” su Radio Cusano Campus. Poi ha incalzato: “Con la terza dose è ragionevole pensare che non ci vaccineremo nuovamente nel breve periodo. Una quarta dose forse arriverà nella seconda parte del 2022. Il Green pass è giusto estenderlo per chi ha fatto tre dosi ma, allo stesso tempo, deve avere una scadenza. Questo strumento doveva portare le persone a vaccinarsi e il suo compito lo ha svolto portando il 30 per cento in più di soggetti negli hub vaccinali. Se in estate avremo più del 95 per cento di italiani vaccinati o guariti, allora il compito del Green pass sarà concluso – ha confessato – ha ottenuto l’obiettivo, quindi mandiamolo in soffitta mantenendolo, magari, per gli spostamenti su mezzi a lunga percorrenza”.
di Mimmo Fornari