I cinghiali (dei) democratici

mercoledì 12 gennaio 2022


I cinghiali di Roma, bontà loro, non tifano per nessuno. Escono in città – solitamente – alla ricerca di cibo, che puntualmente trovano a bordo strada o a ridosso dei cassonetti. E di monnezza, nell’Urbe, gli ungulati ne hanno giovato a iosa sia adesso, con un’Amministrazione capeggiata dal Partito Democratico e dalle varie forze di centrosinistra, sia con quelli di prima, ovvero i Cinque Stelle. E forse, ultimamente, oltre a placare la fame stanno interessandosi persino alla propria salute, visto che nei giorni scorsi sono stati avvistati dalle parti del pronto soccorso del Policlinico Agostino Gemelli.

Ora, lungi dal difendere Virginia Raggi e tutta la carovana fedele all’uno vale uno, però le cose non possono avere due pesi e due misure. È vero che nel M5S a livello locale e nazionale sono comparsi personaggi che devono rendere grazia alla Dea bendata perché, in altri tempi, non avrebbero ottenuto i voti nemmeno dai condòmini del proprio palazzo, ma a tutto c’è un limite. Ed è necessario anche un pizzico di onestà intellettuale, poiché quello che fino a pochi mesi fa rappresentava uno dei temi su cui attaccare a spada tratta la Raggi – ovvero la questione dei cinghiali – in questo momento storico appare quasi un argomento da trattare – con sottofondo di risa e sollazzi – davanti a uno spritz. E la stampa, a sua volta, ne scrive con un certo distacco: ha posato il fucile e ha impugnato una pistola a salve.

Detto ciò, va ricordato che al Comune di Roma e in Regione Lazio sventola la stessa bandiera: pertanto non ci sono più scuse. Di sicuro, sull’annosa criticità relativa agli animali selvatici che banchettano nelle vie della Città eterna non si vedranno più gli scaricabarili andati in scena tra Nicola Zingaretti e l’ex fascia tricolore pentastellata. Parallelamente, è atteso un piano preciso per la risoluzione del problema. E si spera, se le cose dovessero andare per le lunghe, che possa volare qualche parola di troppo all’interno della maggioranza, a mo di pungolo. Altrimenti i cinghiali continueranno la vita di sempre. Loro, dopotutto, sono democratici. Anche al tempo del Pd.

 


di Toni Forti