lunedì 20 dicembre 2021
Continua la stagione del lungo addio del presidente della Repubblica. Sergio Mattarella partecipa alla Farnesina alla XIV Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo. Secondo Mattarella, “il baricentro politico sembra spostarsi dall’Atlantico al Pacifico, l’Europa e l’Africa dovranno interrogarsi sul loro futuro: non bisogna rassegnarsi al fatto che il nuovo secolo sia segnato dalla marginalizzazione dell’Unione europea”.
Per Mattarella, “l’integrazione europea consenta di prendere decisioni in modo da avere scelte di effettiva sovranità. Usa e Ue si troveranno sempre fianco a fianco, e ora che gli Stati Uniti spostano il loro baricentro verso il Pacifico si impone una responsabilità sempre più diretta dell’Europa. La Ue è chiamata a avere un ruolo più rilevante nella strategia della Nato. Sono convinto che la Ue saprà essere efficace nel perseguire questo obiettivo. La pandemia ha posto in luce la vitalità e il valore aggiunto della Ue, e messo a frutto comune le risorse e con Next generation l’Ue è riuscita a costruire un’articolata risposta agli effetti devastanti della pandemia”.
Per il capo dello Stato, “è nostro interesse promuovere un multilateralismo efficace su tanti temi, dalle migrazioni alla rivoluzione digitale tutte questioni che se affrontate da soli ci condannerebbero alla irrilevanza. Con il lancio di Next generation l’Europa è riuscita a costruire un’articolata risposta ai devastanti effetti economici e sociali della crisi. Un’azione comune, frutto di una scelta lucida, che nasce dalla consapevolezza che i destini e gli interessi degli europei sono strettamente intrecciati tra loro”.
Per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, “la diffusione del virus ha ricordato a tutti che oggi ci troviamo di fronte ad uno scenario globale segnato da tratti sempre più incerti, inattesi e imprevedibili. Per questo l’azione degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici è così importante. Oggi più che mai. Per navigare in questo scenario in rapida evoluzione la diplomazia resta uno strumento essenziale. Serve infatti una politica estera in grado di interpretare e anticipare i cambiamenti, di coniugare analisi politica e promozione economica”.
di Duilio Vivanti