giovedì 9 dicembre 2021
Alle attività commerciali e produttive di Amatrice, una delle località del Lazio colpite il 24 agosto del 2016 da un sisma che le ha praticamente rase al suolo, stanno cominciando ad arrivare le bollette dell’Enel. Fin qui nulla di strano, se non il fatto che le fatture si riferiscano al periodo luglio-novembre 2016 e questo al consigliere regionale del Lazio Sergio Pirozzi (del gruppo di FdI ed ex sindaco amatriciano proprio nel periodo delle distruttive scosse telluriche) non va proprio giù. “Se è perfettamente comprensibile che, finita la sospensione, vengano calcolati i consumi presunti per il periodo precedente il 24 agosto, è inaccettabile – sostiene Pirozzi – che ai paesi distrutti come Amatrice dove in quei mesi esistevano solo macerie, si calcoli un consumo presunto”.
L’ex primo cittadino, di conseguenza, chiede “a Enel e a tutti gli altri gestori che stiano emettendo fatture per lo stesso periodo, l’immediata sospensione e il ricalcolo delle stesse sull’effettivo consumo da luglio al 24 agosto 2016”. Un caso incredibile che, di certo, non costituisce una “nota di merito” per le aziende che stanno fatturando i cosiddetti consumi presunti sulle bollette di attività ridotte in macerie da quel terribile terremoto.
di Gianluca Perricone