lunedì 8 novembre 2021
Nuove regole per la gestione delle quarantene nelle scuole. L’obiettivo è quello di garantire il più possibile le lezioni in presenza. Secondo i dati riferiti dai sindacati, attualmente non ci sarebbero numeri consistenti di classi in Dad (Didattica a distanza). Un anno fa, per esempio, erano 3 milioni e 700mila (ossia il 44 per cento del totale) gli alunni in Dad, dei quali 625mila campani dalla scuola dell’infanzia alle medie, 316mila studenti della seconda e terza media delle Regioni “rosse” (Calabria, Lombardia e Piemonte) e 3 milioni e 734mila i ragazzi delle superiori in tutto il Belpaese.
Il protocollo del ministero dell’Istruzione
Il ministero dell’Istruzione ha inviato il protocollo con le nuove indicazioni (la quarantena parte in automatico in base un focolaio con tre casi in una classe), dove sono previsti anche provvedimenti (responsabilità dell’autorità sanitaria) diversi a seconda delle fasce d’età degli alunni e anche dello status vaccinale. Per farla breve, con un caso positivo i compagni di classe fanno un test (“T0”): se risulta negativo si rientrerà a scuola e poi ci sarà un altro test dopo cinque giorni. Con due casi positivi, i vaccinati o i negativizzati negli ultimi sei mesi faranno la sorveglianza con testing, i non vaccinati la quarantena. E ancora: con tre positivi andrà in quarantena tutta la classe.
Servizi dell’infanzia
Che succede per i servizi dell’infanzia? Test subito per i più piccoli e quarantena di 10 giorni, terminati i quali dovrà essere effettuato il test. Per quanto concerne i loro insegnanti, la valutazione è in capo alle autorità sanitarie, dipendendo essa dal tempo di permanenza nella stanza e dal contatto diretto con l’eventuale caso positivo.
di Redazione