mercoledì 8 settembre 2021
Matteo Salvini contrattacca. “Tutti erano informati di tutto”. L’ex ministro dell’Interno non usa mezzi termini – com’è nel suo stile – per rivendicare la propria posizione di “lotta e di governo” sul tema del Green pass. Il segretario della Lega, in un’intervista al Corriere della Sera, sostiene che anche Mario Draghi è stato messo al corrente delle mosse del suo partito. Secondo Salvini il premier ha saputo per tempo che il Carroccio in aula avrebbe votato gli emendamenti di Fratelli d’Italia contro l’uso del Green pass nei ristoranti. A chi lo critica perché terrebbe i piedi in due scarpe, uno nella maggioranza e l’altro all’opposizione con Giorgia Meloni, Salvini replica: “Ma quale ambiguità? I vaccini sono entrati in 40 milioni di case, e va benissimo. Il Green pass anche va benissimo negli stadi, nei teatri e nelle manifestazioni pubbliche. Ma noi possiamo ancora avere la libertà di chiedere i tamponi gratuiti?”.
E aggiunge: “Sono saltati fuori la bellezza di 50 milioni di euro destinati ai tamponi gratuiti. Il dubbio è che se io non alzassi un po’ la voce, i 50 milioni poi non salterebbero fuori”. Il segretario leghista giustifica così il voto agli emendamenti di FdI: “Stiamo chiedendo che i ristoratori non siano ulteriormente penalizzati”. La Lega ha ritirato i propri emendamenti, “perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante”, torna a spiegare il leader leghista. Il segretario del Pd Enrico Letta ha commentato il voto in aula ritenendo la Lega inaffidabile per il governo. La replica Salvini è durissima: “Il Pd è ormai il partito dell’ipocrisia. È da un anno che tengono in ostaggio il Parlamento con l’omofobia”. E ancora: “I suoi insulti”, quelli di Letta, “mi scivolano addosso”.
Ma Irene Tinagli non ci sta e attacca Salvini. La vicesegretaria del Partito democratico chiede un chiarimento alla Lega. “Non si gioca – dice sempre al Corriere – con la salute dei cittadini e con la credibilità del Paese nella lotta al Covid per strizzare l’occhio a qualche fetta di elettorato”. Per l’eurodeputata dem, “la Lega sta dimostrando di non essere affidabile e questo ovviamente richiederà dei chiarimenti”. Il riferimento è appunto al voto sul Certificato verde. “Il comportamento della Lega in Aula ci lascia basiti – afferma Tinagli – su un tema così cruciale come la salute dei cittadini e la lotta alla pandemia”. Divergenze in maggioranza sono fisiologiche tra forze politiche così diverse, prosegue la vicesegretaria Pd. “Che sarebbe stata una sfida lo sapevamo, perché su molti punti abbiamo visioni diverse. Soprattutto sui temi legati ai diritti, all’inclusione delle minoranze e delle diversità, ai temi sociali. Basti pensare alla violenza con cui affrontano il tema della povertà”. Su quest’ultimo tema Tinagli afferma: “La violenza con cui vengono descritte dalla destra persone in grave difficoltà economica rivela una visione diametralmente opposta alla nostra”.
di Manlio Fusani