venerdì 3 settembre 2021
Durante la conferenza stampa di Mario Draghi e di alcuni suoi ministri è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ha iniziato parlando delle assunzioni nel settore scolastico tra i docenti e in particolare degli insegnanti di sostegno. Numeri triplicati rispetto allo scorso anno. Bianchi sottolinea l’importanza del rispetto delle norme igieniche di base, che la distanza verrà mantenuta solo quando possibile e che il ministero dell’istruzione ha fatto di tutto per garantire il ritorno in classe per i ragazzi dopo un anno e mezzo di lezioni in presenza a singhiozzo. Prima di lasciare la parola il ministro dice una cosa che vuole suonare come un ritorno alla libertà e alla socialità vero e proprio: nelle classi in cui tutti sono vaccinati si potrà togliere la mascherina. In molti vedono questa disposizione come un importante passo in avanti, come una scelta coraggiosa da parte del governo, per permettere ai più giovani di riprendere finalmente in mano la propria vita scolastica fatta di socialità e contatto umano.
Peccato che nella realtà questa scelta può creare dei seri problemi di convivenza tra chi ha scelto di vaccinarsi e chi invece ha scelto di non farlo. Da una parte ci sono i buoni, dall’altra ci sono i cattivi che fanno sì che anche i buoni siano costretti a tenere la mascherina per sei ore al giorno. Un vaccino non obbligatorio non può creare questi problemi evidenti di discriminazione per gruppi di ragazzi adolescenti che in questo modo finiscono per vedere l’altro come un nemico. Come può vivere la propria vita scolastica un ragazzo che nella sua classe è l’unico a non aver fatto il vaccino? Lo guarderanno tutti storto e lo riterranno responsabile del fatto che bisogna tenere la mascherina in classe. Una scelta apparentemente di libertà si trasforma nella realtà concreta in uno strumento di discriminazione utile solamente a far litigare i più giovani e a metterli uno contro l’altro.
Sembra quasi che il governo ci stia prendendo gusto a dividerci e a farci vedere nel prossimo un potenziale nemico: è per colpa del No-vax se devi tenere la mascherina, è colpa del No-vax se a ottobre richiudiamo tutto. Un altro appunto: il ministro Bianchi ha pensato a quei ragazzi che per motivi di salute non possono vaccinarsi? Cosa accade in quel caso? La fragilità diventa una colpa? Draghi durante la conferenza stampa rispondendo ad una domanda di un giornalista ha detto che quando l’Ema approverà in via definitiva il vaccino sarà possibile renderlo obbligatorio. La scelta in merito all’obbligatorietà sarà una scelta politica supportata dai dati scientifici, e lì il governo se ne prenderà la responsabilità. Ma fino a quel momento è sbagliato continuare a dividere i cittadini in buoni e cattivi, farlo con i ragazzi più giovani è semplicemente indegno.
di Luca Crisci