Scuola, da oggi riparte l’attività amministrativa

mercoledì 1 settembre 2021


Da oggi riapre la scuola. Gli istituti scolastici riprendono le attività amministrative e per le “attività ordinarie di rafforzamento degli apprendimenti”. Tra green pass e mascherine. Per le lezioni vere e proprie, con gli studenti in presenza, bisognerà aspettare, per la maggior parte delle Regioni, il 13 settembre che è la data proposta dal ministero dell’Istruzione. Ma il calendario scolastico è vario perché spetta alle Regioni decidere in autonomia le date d’inizio e fine lezioni, con l’unico vincolo da rispettare che è quello di totalizzare nell’anno almeno 200 giorni di scuola. I primi a sedersi ai banchi in aula saranno i ragazzi della provincia di Bolzano il 6 settembre, gli ultimi quelli della Calabria e della Puglia il 20 settembre. Il 14 toccherà alla Sardegna; il 15 a Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana; il 16 al Friuli Venezia Giulia e alla Sicilia. Tutte le altre Regioni inizieranno il 13 come da indicazione ministeriale.

Frattanto, il Garante per la protezione dei dati personali, in via d’urgenza, ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che introduce modalità semplificate di verifica delle certificazioni verdi del personale scolastico, alternative a quelle ordinarie che prevedono l’uso dell’App VerificaC19, che rimane comunque utilizzabile.

Intanto, Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, esprime il proprio timore, in merito al certificato verde per i professori. In un’intervista al Corriere della Sera non nasconde la preoccupazione “per le supplenze per sostituire chi non ha il Green pass. Ci saranno Regioni in cui tutto più o meno funzionerà e altre dove all’appello per il vaccino manca ancora più del 20 per cento del personale”. Secondo Giannelli si corre il rischio che i supplenti debbano “prendere servizio senza sapere se l’insegnante che sostituiscono il giorno dopo si presenta col tampone. La sospensione per chi non ha il Green pass scatta solo dopo quattro giorni di assenza ingiustificata. Ma supplenze senza la certezza delle durata non le accetterà nessuno”. Per il presidente dell’Associazione nazionale “l’obbligo di vaccinazione sarebbe stata una soluzione” e aggiunge una proposta: “Si potrebbe, in sede di conversione del decreto del 6 agosto, prevedere che chi non ha il Green pass venga sospeso per quindici giorni e sostituito da un supplente”. E alla domanda se vuole una sanzione per i professori senza Green pass ribadisce: “Non è una sanzione. Chi non ha il Green pass è come se non fosse più abilitato al suo lavoro, perché il Green pass è un requisito per i dipendenti della scuola. Se nei quindici giorni fa il vaccino o il tampone, riacquista il requisito”.


di Lia Faldini