Caso Adriatici (Lega), scoppia il dibattito sulla legittima difesa

mercoledì 21 luglio 2021


Un uomo di 39 anni, Youns El Boussetaoui, di nazionalità marocchina, è morto ieri a Voghera, a seguito di una ferita d’arma da fuoco. Un colpo che sarebbe partito dalla pistola (regolarmente detenuta) di Massimo Adriatici, assessore comunale alla Sicurezza, eletto nelle fila della Lega.

Da una prima ricostruzione, ancora tutta da accertare e al vaglio dei carabinieri, il 39enne (intorno alle 22) stava infastidendo alcuni clienti di un bar. L’assessore, così, ha chiamato la Polizia. Secondo la versione fornita da Adriatici a chi indaga, il cittadino straniero avrebbe sentito la conversazione e a quel punto lo avrebbe spintonato, facendolo cadere a terra: in quel mentre sarebbe partito il colpo.

Il ferito è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale cittadino: le sue condizioni, che all’inizio non sembravano preoccupanti, si sono aggravate fino al decesso, avvenuto nella notte. Nel frattempo è stata disposta l’autopsia. La Procura, inoltre, valuta il conferimento di altre consulenze tecniche, inclusa quella balistica.

La vittima, dalle informazioni emerse, era un cittadino irregolare nel nostro Paese, con precedenti alle spalle, fra cui reati contro il patrimonio, spaccio di sostanze stupefacenti, truffa, resistenza a pubblico ufficiale e minacce. L’assessore, che al momento si trova agli arresti domiciliari, è indagato per eccesso colposo in legittima difesa. Massimo Adriatici, peraltro, si è “autosospeso” dalla giunta. Ad annunciarne l’uscita, per ora temporanea, è stata Paola Garlaschelli, sindaco di Voghera.

Il dibattito politico sulla legittima difesa

Il fatto di cronaca ha riacceso i riflettori sul tema della legittima difesa. Matteo Salvini, leader della Lega, nel corso di una diretta Facebook ha commentato così: “Altro che far-west a Voghera, si fa strada l’ipotesi della legittima difesa”. Adriatici “docente di Diritto penale, ex funzionario di polizia, è stato vittima di una aggressione e ha risposto accidentalmente – ha continuato Salvini – è partito un colpo che purtroppo ha ucciso un cittadino straniero con precedenti, anche di atti osceni in luogo pubblico”. E ancora: “Prima di condannare una persona perbene, visto che da sinistra si chiedono già prese di distanza, aspettiamo la ricostruzione, chi è morto era già noto alla giustizia, evidentemente non si è trattato di un regolamento di conti, se così fosse la difesa è sempre legittima”.

Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, ha notato: “Quanto accaduto a Voghera, in un locale non lontano dal centro –dichiara – è un chiaro episodio di legittima difesa… se non fosse stato per un uomo lì presente, assessore leghista, pronto a intervenire a difesa di una ragazza molestata da un marocchino, probabilmente ora staremmo parlando di una violenza su una ragazza innocente”. Inoltre ha aggiunto: “Certo la morte di una persona è sempre da scongiurare, ma la dinamica è senza dubbio di legittima difesa e l’augurio è che ancora una volta non si strumentalizzi politicamente quanto accaduto. Potersi difendere è sempre un diritto legittimo”.

Alan Ferrari, vicepresidente vicario dei senatori del Partito Democratico, ha dichiarato: “Voglio esprimere innanzi tutto la mia solidarietà ai cittadini. Siamo di fronte ad un fatto che testimonia la gravità di una situazione che, continuamente alimentata dalla propaganda, rischia di finire fuori controllo e di farci sconfinare nella barbarie”. Non solo: “Ora si accerteranno i fatti ma in un Paese civile e democratico un assessore non spara ad una persona. Mi auguro che la Lega al più presto prenda le distanze dal gesto di Adriatici. La giustizia fai da te non ha cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza”.

Anche la deputata del Movimento 5 Stelle, Valentina Barzotti, ha detto la sua: “Quello che è accaduto a Voghera è inquietante e desta sgomento e rabbia. È inaccettabile che un uomo disarmato possa perdere la vita per un colpo d’arma da fuoco partito in pubblica piazza, come se fossimo nel far-west. Saranno le autorità adesso a ricostruire la dinamica e le eventuali responsabilità dell’assessore comunale, dalla cui pistola sarebbe partito il colpo. Posso solo esprimere, al momento, le mie condoglianze alla famiglia della vittima”.

 


di Toni Forti