Il voto è stabilito nella Costituzione

lunedì 19 luglio 2021


 

Se in Italia fossimo andati a votare o andassimo a votare adesso, il Movimento 5 stelle non esisterebbe, con e senza Giuseppe Conte. Ecco l’ennesima ragione in più – oltre a quella fondamentale stabilita dalla Costituzione (oggi violata) – per cui sarebbe stato necessario votare. Per ristabilire via via i “pesi” della rappresentanza degli italiani, oltre ad avere al governo soggetti eletti da noi tutti. Anche Mario Draghi infatti, come è noto, come Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni 1 e 2, Conte,  non è stato eletto da nessuno degli italiani. Si dirà: “Meglio l’ineletto Draghi che l’attuale ciarpame che resiste in Parlamento per incassare per sé in violazione del referendum votato dagli italiani che ne ha ridotto il numero di trecento unità (dal referendum avrebbero dovuto essere trecento parlamentari in meno. Il risultato del referendum non è stato attuato contro la legge)”.

Però la Costituzione stabilisce si voti e che governino i soggetti eletti dagli italiani. A forza di elezioni – cioè tramite il funzionamento del sistema legittimo democratico a nostra disposizione – gli italiani scremerebbero e selezionerebbero i rappresentanti da loro/noi votati. Tramite tante elezioni. Se, al contrario, come tuttora e come fa Sergio Mattarella connivente l’attuale Parlamento illegittimo (devono essere trecento parlamentari in meno dal referendum relativo), blocchi e impedisci, sospendendolo, il normale sistema elettorale, il Paese rimane – così come è – scollato dalla politica e da qualsivoglia riforma fatta da non eletti, di fatto al potere rubato. Ecco perché è sempre necessario votare. Il Paese di non eletti è un Paese bloccato, in rovina. Rappresentanti votati ed eletti uguale riforme di interesse degli italiani. Al contrario rappresentanti non votati e non eletti uguale riforme non corrispondenti alla volontà della – maggioranza – degli italiani.

 


di Francesca Romana Fantetti