lunedì 12 luglio 2021
La riforma della Giustizia è una priorità. Se ne sono accorti anche oltre i confini nazionali. La lunghezza dei tempi processuali, in ambito civilistico, la carcerazione prima della condanna, in ambito penalistico, l’impalcatura ottocentesca della giustizia amministrativa, costituiscono gravissimi vulnera alla convivenza democratica. Chiamiamoli, per amor di patria, semplici “disservizi”.
A monte di tutto, c’è un rapporto distorto tra la magistratura e il potere politico: la prima, avendo voluto, e tuttora volendo, “rigirare l’Italia come un calzino”, si è data una missione “salvifica”, assumendo connotati politici. In questo quadro, è indispensabile una forte spinta “extraparlamentare” per aiutare lo stesso Parlamento a legiferare in materia, al fine de eliminare storture e “disservizi”. La raccolta delle firme di sottoscrizione dei referendum abrogativi, promossa dalla Lega e dal Partito Radicale, è una battaglia di civiltà, al quale nessuno, che abbia a cuore i valori della libertà e della convivenza democratica, deve e può sottrarsi.
In questa direzione, la Destra Liberale Italiana (Dli) non fa mancare il suo prezioso contributo. Di concerto con la Lega, organizza oggi a Palermo – alle 17,30 – un convegno sulla “Giustizia giusta”, per la raccolta delle firme. Il segretario nazionale di Dli, Michele Gelardi, presenta il suo libro “La presunta superiorità antropologica dei comunisti”, nel quale si evidenzia l’inclinazione moralista-giustizialista della dottrina politica social, catto, vetero, neo-comunista, comunque declinata o edulcorata. Introduce e presiede il convegno l’onorevole Vincenzo Figuccia, componente dell’Assemblea Regionale della Sicilia, coordinatore provinciale della Lega.
di Redazione