Senato, l’Aula approva il voto ai diciottenni

giovedì 8 luglio 2021


Sì definitivo del Senato per il voto ai diciottenni, per eleggere i parlamentari a Palazzo Madama. In favore della riforma hanno votato 178 senatori, 15 hanno votato contro e 30 si sono astenuti. L’Aula ha approvato la riforma costituzionale che attribuisce ai diciottenni il voto per eleggere il Senato. Con questo voto il Parlamento ha approvato definitivamente la riforma che sarà promulgata tra tre mesi per consentire di chiedere il referendum confermativo, dato che alla Camera sono mancati i due terzi. In favore della riforma hanno votato 178 senatori, 15 hanno votato contro e 30 si sono astenuti.

Questa riforma entrerà in vigore dalle prossime elezioni politiche e farà si, come ha spiegato il relatore il dem Dario Parrini, presidente della Commissione Affari costituzionali, che le due Camere abbiano la stessa base elettorale e quindi che in esse vi siano le stesse maggioranze politiche. Sono quasi 4 milioni i giovani, tra i 18 e i 24 anni che saranno coinvolti in questa modifica costituzionale acquistando l’elettorato attivo per il Senato.

“Continua il percorso di innovazioni puntuali alla nostra Costituzione inaugurato in questa legislatura dal Movimento 5 stelle: con il sì definitivo di Palazzo Madama per l’estensione ai diciottenni del voto per i rappresentanti del Senato, saniamo un anacronismo che caratterizzava in negativo il nostro Paese e coinvolgiamo a pieno oltre 4 milioni di giovani nel processo democratico”. Lo affermano i senatori del Movimento 5 Stelle in commissione Affari costituzionali al Senato. “I nostri ragazzi sono i principali destinatari delle politiche pubbliche che devono necessariamente guardare al futuro, sono innanzi tutto loro a ricevere i benefici o i danni delle scelte della politica. E allora è giusto che si dia loro il diritto ma anche la responsabilità di scegliere anche i senatori eletti, non solo i deputati. Siamo fieri del fatto che grazie all’impulso del Movimento 5 stelle, prima forza parlamentare, sia giunta in porto una nostra battaglia storica”, conclude.

Forza Italia non si assocerà al coro pressoché unanime in favore di questa riforma. Noi abbiamo grande rispetto per i giovani ma anche per la serietà e i giovani non ci chiedono di votare per il Senato, chiedono invece serietà, più opportunità e meglio di altri respingono la politica dei like, di cui questa riforma è chiara espressione”. Lo ha detto in aula il vicepresidente vicario dei senatori di Forza Italia Lucio Malan, dichiarando il voto di astensione sul ddl costituzionale che estende il voto per l’elezione del Senato ai diciottenni. “Vorrei evidenziare che dopo la riduzione dei parlamentari che noi abbiamo contrastato – aggiunge Malan – bisognava porre subito mano ad una serie di riforme per far fronte agli squilibri che quella sbagliata riforma produrrà dalla prossima legislatura. Fu Zingaretti, allora segretario del Pd, tra i primi a dire che si sarebbe subito passati agli atti conseguenti. Nulla, non è accaduto nulla, se non questa legge che di fatto peggiora le cose. Dal 1963 quando il Senato fu composto da 315 membri gli elettori per ogni senatore erano 98mila passati a 148mila nell’ultima elezione del 2018 per via dell’aumento della popolazione. Ebbene, dopo il taglio dei parlamentari, avremo un senatore ogni 233mila elettori ed ora con il voto ai diciottenni uno ogni 260mila. I giovani avranno così molto meno potere nella scelta dei loro rappresentanti. Sappiamo bene –osserva – che è difficile non votare a favore di questa riforma ma noi siamo per fare cose serie e non per approvare leggi con leggerezza che possono dare immediati consensi sui social ma fare danni con la loro applicazione. Siamo – ha concluso – per dare davvero potere al popolo, anche ai più giovani, un potere reale, non fasullo perché se danneggiamo gli organi istituzionali il potere che perdono non va al popolo ma ai grandi potentati economici oppure ancora peggio a potenze straniere, come la Cina”.

Il senatore Bruno Astorre, segretario Pd Lazio, esprime “grande soddisfazione per la riforma dell’elettorato attivo del Senato, con l’inserimento del voto ai diciottenni. Una battaglia che portiamo avanti da anni. Con questa approvazione abbiamo messo fine ad un’ingiustizia che teneva fuori circa 4 milioni di giovani dal processo politico”. Secondo Astorre, “ora i nostri ragazzi saranno maggiormente coinvolti nella politica. Loro sono il nostro futuro e devono avere la possibilità di partecipare al processo democratico della scelta dei senatori. Il Parlamento, oggi, finalmente, si è aggiornato abbandonando regole vecchie e, ormai, antistoriche. Una bella giornata in cui portiamo a casa un risultato importante”.


di Manlio Fusani