Il futuro: quale sarà?

mercoledì 16 giugno 2021


Quanto sta accadendo nella politica internazionale è importante: considerare la Russia e la Cina nemici, un pericolo per l’Occidente, è giusto. La Cina e la Russia sono un problema, compresi taluni Stati orientali e del Pacifico, soprattutto per gli Stati Uniti, i quali intendono mantenere il dominio del mondo e ritengono che coloro i quali si presentano nello scenario come possibili protagonisti vanno dimezzati.

Il problema sta nel rapporto conflittuale ormai stabilito nettamente tra la potenza cinese e gli Stati Uniti. La Russia è un incomodo più che una rivale con possibilità di dominio mondiale, non ha né i mezzi economici della Cina, né i mezzi militari degli Stati Uniti, comunque ha peso nella geografia politica internazionale. E l’Unione europea? Militarmente è del tutto vincolata agli Usa che la difendono, la proteggono. Vi è tuttavia una problematicità non facilmente districabile in questa tutela. Gli Stati Uniti possono difenderci militarmente ma non aiutarci economicamente, non hanno quella economia di base che detiene la Cina, né le materie prime della Russia che ci fornisce le energie. La Cina addirittura ci garantirebbe elementi per la transizione verde.

Dunque, il futuro… ne sorge una contraddittorietà stupefacente. Gli Stati Uniti ci proteggono militarmente ed esigono di considerare la Cina nemica dell’Occidente ma allo stesso tempo l’Occidente europeo commercia ampiamente con la Cina favorendone la potenza contro l’Occidente. Noi abbiamo difficoltà per le sanzioni alla Russia che limitano gli scambi commerciali, con la Cina avverrebbe invece l’assurdo mentre si vocifera tanto sul pericolo per gli interessi occidentali. Nei fatti, l’Europa commercia con la Cina, anzi si attesta vigorosamente che con la Cina bisogna collaborare: per l’ambiente ma ovviamente nel commercio.

È una situazione assurda, compriamo immensamente dalla Cina che si potenzia con i nostri capitali, noi paradossalmente arricchiamo il “nemico” che dovremmo ostacolare e sminuire, lo stesso in parte la Russia da cui importiamo il gas. Quale soluzione ha l’Occidente per difendersi dalla Cina e dalla Russia se, specialmente la Cina, viene addirittura sovvenzionata da coloro che dovrebbero invalidarla? Che senso ha sostenere che la Cina è una pericolosa nemica quando la colmiamo di denaro acquistando dalla... lei stessa! È un assurdo, con effetti terrificanti, giacché la potenziamo maggiormente proprio noi.

Potenziamo il “nemico” giungendo al punto in cui, se è impossibile la sconnessione economica specie con la Cina, non resta che la “soluzione” militare. Follia vertiginosa, ma insisto: è incredibile quel che sta accadendo. A parte le frasi, noi stiamo inoltrandoci in queste alternative, soccombere o fare guerra. Una strategia di contenimento economico della Cina non è neanche immaginata. Perché? Il capitalismo particolarmente europeo e di altri Paesi ha dei vantaggi a mantenere rapporti economici con la Cina. I vantaggi, ad esempio, che durante la pandemia hanno ottenuto gli importatori di mascherine, respiratori, vaccino e in futuro con il fotovoltaico sono abnormi, inconcepibile che i capitalisti rinuncino a commerciare con la Cina.

Ma in tal modo la si favorisce, le consentiamo di comprare il mondo, spingiamo alla guerra come unica risorsa? Se il sistema capitalistico pensasse agli effetti politici e sociali delle sue scelte non sarebbe, appunto, il sistema capitalista. Vuole e sa cercare il profitto: trovandolo con la Cina, commercia con lei. Ma questo significa arricchirla. Non gliene importa, al capitalista, se si arricchisce pure lui.

Cagioneremo il trionfo della Cina? Il capitalista globalista se ne infischia del trionfo della Cina se quest’ultima lo arricchisce! O nel caso gli Stati Uniti faranno la guerra: siamo a questa babilonica apocalisse. Vie di uscita non ne colgo.

Continueremo a dichiarare che la Cina è un pericolo ma commerceremo con lei. Tra mesi vi sarà un’altra riunione occidentale e si dirà che la Cina è un pericolo, ma che bisogna collaborare. Almeno cercassimo di venire ad accordi con la Russia! Assolutamente, no! L’Unione europea è protetta militarmente dagli Stati Uniti, legata economicamente alla Cina, ostile alla Russia e affidata… alla Provvidenza!


di Antonio Saccà