lunedì 26 aprile 2021
Si riscrivono la storia patria a proprio uso e consumo. A partire dal 25 aprile. Ancora pochi anni, quando non ci saranno più neanche i figli e i nipoti di chi ha raccontato eventi realmente vissuti, e nelle commemorazioni si potrà dire che furono i marziani a liberarci dai fascisti. Ieri, tanto per fare un esempio, mi è capitato di sentire un discorso di un tale professor Gentile – nessuna evidente parentela con il noto filosofo dell’era del Ventennio – che ha proferito le seguenti affermazioni: “La lotta di resistenza fu condotta dai partigiani insieme alle Nazioni Unite”. E poi: “purtroppo nell’aprile 1948 il fronte unito dei partiti che fecero la liberazione d’Italia (il Cln, Comitato di liberazione nazionale, ndr) – fu rotto dalla Guerra fredda e dalla contrapposizione ideologica tra gli schieramenti”.
In una botta sola una falsità storica, perché le Nazioni Unite sarebbero nate anni dopo e noi fummo liberati prevalentemente dagli anglo-americani, e una mistificazione ideologica, perché il frontismo fu rotto saggiamente da Alcide De Gasperi su input americano, altrimenti con i comunisti al governo i soldi del Piano Marshall ce li saremmo scordati. La storia raccontata così – approfittando delle pur necessarie celebrazioni – è essa stessa strumento ideologico di odio e di divisione tra gli italiani, che in questo momento hanno altro tra la testa che tornare a scannarsi tra fascisti e antifascisti.
Inoltre, questo andazzo fa presagire che, quando ce ne saremo andati anche noi, nelle scuole si potrà narrare qualunque falsità: finirà che il 25 aprile lo hanno fatto gli alieni. Magari gli stessi marziani che avevano invaso il pianeta Terra, evocati per radio da Orson Welles.
di Rocco Schiavone