martedì 16 febbraio 2021
Nel M5S non ci si annoia mai, questo è un dato di fatto. La situazione interna è una polveriera, anche perché si avvicina il voto di fiducia al Governo di Mario Draghi. Così, per mettere un po’ di pepe e mantenere alta la tensione, è comparso in rete un appello per chiedere un nuovo voto sulla piattaforma Rousseau, in modo da mettere gli iscritti nelle condizioni di esprimersi su un quesito “veritiero e reale sul ruolo del Movimento 5 Stelle nel Governo Draghi”. Il tutto per ottenere “una chiara espressione di voto degli iscritti, tale da consentire ai portavoce nazionali di non avere dubbi sull’indirizzo politico dell’Assemblea al quale uniformarsi”. Tra i firmatari della petizione figurerebbero parlamentari quali Barbara Lezzi, Luisa Angrisani, Bianca Laura Granato.
L’appello è chiaro: “La perdita di credibilità, oltre che di compattezza, per non aver dato seguito ad una votazione reale e concreta sul Governo Draghi, ha portato il gravissimo volontario allontanamento di Alessandro Di Battista, che si traduce in una incommensurabile perdita di un esponente che ha incarnato la forza propulsiva del Movimento, concorrendo alla sua creazione e formazione identitaria, sin dalle origini”. Inoltre, è stato evidenziato che da troppo tempo si assiste “impotenti alle conseguenze di decisioni politiche e di scelte calate dall’alto, che stanno causando danni irreversibili all’immagine del Movimento, alla coesione interna ed al suo radicamento”.
E poi: “Pretendere dai nostri portavoce nazionali il voto di fiducia al governo Draghi e di punirli con l’espulsione, sulla base dell'articolo 11 dello statuto del M5S, in caso di dissenso, è da ritenere profondamente illegittimo e ingiustificato, vista la confusione creata dalla totale incoerenza e tendenziosità del quesito sottoposto, con quanto si deve andare a votare in Parlamento”. Infine: “Nessun obbligo può essere imposto ai nostri portavoce, poiché il premier non è espressione del M5S sulla base dell’articolo 3 del Codice etico del M5S”.
di Redazione