La maggioranza è una sciagura, l’opposizione inconcludente

giovedì 17 dicembre 2020


Più sfigata di così l’Italia non poteva essere, perché la coincidenza di un Governo pernicioso e di un’opposizione insicura e immatura, è una situazione astrale da iattura universale, insomma roba da esorcista o rito da sciamano. Del resto, chiunque con un briciolo di onestà intellettuale non potrebbe negare che a parti invertite mai sarebbe stato possibile ciò che è stato consentito al Conte bis, roba che se al Governo ci fosse stato il centrodestra, la sinistra avrebbe assediato il Colle, occupato manu militari il Parlamento, sguinzagliato l’armata rossa dei giornali e degli intellettuali, scatenato sindacati e magistratura “falce e martello”. Insomma, parliamoci chiaro: un Conte bis al contrario, di centrodestra, non sarebbe durato più di qualche mese, giusto il tempo di creare le condizioni per un ribaltone e una reazione tale per cui il capo dello stato si sarebbe ritrovato a dover sciogliere le camere, oppure disarcionare il governo per metterne uno funzionale al centrosinistra e alla Unione europea, basterebbe pensare al ribaltone Lamberto Dini con Oscar Luigi Scalfaro e a quello di Mario Monti con Giorgio Napolitano.

Ecco perché viene il sorriso quando con ingenuità oppure con ipocrisia, si sente dire “ma che potrebbe fare il centrodestra?” o “ma che potrebbe fare Sergio Mattarella?”. Insomma, amici cari, non scherziamo, sia l’opposizione e soprattutto il apo dello Stato potrebbero fare eccome. Dell’opposizione abbiamo scritto, nel senso che a parti invertite nulla sarebbe stato di quel che è stato, ma anche sul Colle c’è da dire che un diverso presidente, con una diversa interpretazione della Carta, avrebbe disposto altro a partire dal consenso alla nascita della maggioranza giallorossa. Insomma, la Costituzione e lo sappiamo va anche interpretata e sappiamo pure che questa interpretazione scatta sempre guarda caso quando è utile al centrosinistra e molto meno al centrodestra, quando garantisce meglio la sinistra, volete degli esempi? Ebbene di esempi ce ne sono a iosa, basterebbe pensare al comportamento della magistratura durante tangentopoli quando ha trasformato le garanzie costituzionali, la certezza del diritto, la separazione dei poteri, il primato del Parlamento e dell’habeas corpus in carta straccia o quasi, col silenzio assordante di tutti a partire dal capo dello stato, interpretazione della Carta? Fate voi? Oppure basterebbe pensare all’espulsione di Silvio Berlusconi dal Senato con l’interpretazione anticostituzionale e retroattiva di una legge, oppure agli interventi politici pesanti di Napolitano, una roba al limite della Carta che assegna al presidente il ruolo di arbitro e tutore e non di giocatore, insomma la detronizzazione del Cavaliere del 2011 mica fu normale, non vi pare? E ancora, anche l’Enrico (Letta) stai sereno di Matteo Renzi che convinse “Re Giorgio” a cacciare Enrico Letta per insediare il Napoleone di Rignano sull’Arno, fu un caso di interpretazione costituzionale, come lo fu la guerra nel Kossovo decisa motu proprio da Massimo D’Alema senza l’avallo preventivo delle camere perché secondo Scalfaro non serviva, anche se poi si rese necessario un passaggio parlamentare per evitare guai. E potremmo continuare sul tema, toccò perfino Carlo Azeglio Ciampi sull’interpretazione dei poteri di grazia e ci volle la consulta per chiarire, insomma nessuno più ci venga a dire che dopo la crisi demenziale voluta da Matteo Salvini nel 2019, Mattarella non avrebbe potuto sciogliere le Camere per mandare gli italiani al voto.

Noi siamo sicuri che a parti invertite sarebbe successo e che il centrosinistra, avrebbe saputo convincere il Capo dello stato a sciogliere per consentire agli italiani di esercitare quella sovranità che la Carta assegna. Così come siamo sicuri che a parti invertite ad un governo di centrodestra non sarebbe stato consentito di emanare i Dpcm indecorosi che ha emanato, di nominare i commissari che ha nominato, di gestire passerelle nelle ville, di cambiare idea ogni secondo, di procedere nel caos, di bruciare centinaia di miliardi, di rovinare il Paese e di fare le dichiarazioni incredibili che il premier ha fatto, volete qualche esempio? Ebbene dopo il famoso anno bellissimo, Giuseppe Conte all’inizio del 2020 se ne è uscito in conferenza stampa con la frase “se arriva il virus siamo attrezzatissimi non ci saranno problemi”. Un mese dopo il Governo ha dichiarato “nessun problema di mascherine ne abbiamo così tante da inondare il Paese”, e poi gli annunci sulla  potenza di fuoco mai vista, la manovra che passerà alla storia, l’Italia modello mondiale, i soldi a tutti sul comodino, l’Inps pronta in un attimo col click day, fino ad arrivare a questi giorni con la promessa che non ci sarebbero state altre chiusure e invece sarà esattamente il contrario, perché a natale sarà lockdown e nel Paese la confusione più totale e  rabbia generale. Insomma se Conte fosse stato un premier sostenuto anziché dagli eredi di Palmiro Togliatti, dei figliocci di un giullare di teatro, dei cattocomunisti, ma da una coalizione di centrodestra sarebbe andato a casa con foglio di via immediato assieme al Governo e saremmo tornati al voto, oppure ci sarebbe stato un esecutivo d’emergenza, questa sarebbe stata la soluzione e l’interpretazione costituzionale della situazione.

Ecco perché diciamo una maggioranza da sciagura e una opposizione debole e immatura, perché Conte fa come una sorta di dittatore, per via di un centrodestra incapace, complice, che non vuole farsi sentire o perché non ne è in grado o perché ha paura, sia come sia si tratta di una pessima figura. Del resto, scusate, quale opposizione potrebbe fare Salvini? Quello del Papeete, della Nutella, delle foto sotto le lenzuola, del citofono, siamo seri. E quale opposizione potrebbe fare Berlusconi che quando ha avuto il Paese in mano ha fallito perché si è affidato ai consiglieri che lo hanno spinto ad inciuciare anziché liberare l’Italia dai cattocomunisti. E quale opposizione può fare la Meloni che, per quanto brava e tosta, intorno ha solo il vuoto di pensiero di una destra storica che di moderno, laico, liberale, antistatalista e garantista non ha niente o quasi? Siamo sfigati: da una parte un Governo politicamente ipocrita, incapace, ignorante, dall’altra una opposizione, immatura e compiacente che in attesa del 2023 dovrebbe studiare e preparare innanzitutto un leader uomo o donna, ma con gli attributi e la cultura e la statura istituzionale. E poi un manifesto della destra liberale, antistatalista, antiassistenzialista, anti-sistema da socialismo reale, anti cattocomunista, antiburocratico e anti pauperista tasse e manette, un manifesto per la cultura dello sviluppo e dell’intrapresa, per la cultura garantista, liberista, pluralista, solidale, repubblicana, laica, democratica presidenziale, europeista ma italianista. Un manifesto per un Paese che in Europa anziché sottomesso all’asse franco-tedesco sia libero, sovrano e rispettato.


di Alfredo Mosca