Appesi al filo

mercoledì 4 novembre 2020


Si sapeva che tutto sarebbe arrivato a un testa a testa micidiale, anzi di più, perché non solo potrebbe andare molto a lungo l’assegnazione della vittoria alle presidenziali, ma visto il sistema americano in caso di contestazione non è da escludere il ricorso alla Corte Suprema, per eventuali brogli elettorali.

Ovviamente parliamo di brogli contro Donald Trump, del resto la capacità della sinistra su questo tema è antica e conosciuta, i comunisti infatti comunque declinati e camuffati, comunque lucidati con patine ipocrite di libertà e democrazia hanno sempre avuto l’orticaria del voto, per cui nella storia, o l’hanno vietato o imposto col partito unico, oppure viziato col tentativo di manovre e tecniche di manomissione.

In questo caso poi non ne parliamo, perché è dall’inizio del suo mandato che Trump si è ritrovato contro il resto del mondo, sia per la sua predisposizione all’antipolitica, al non corretto politicamente, sia perché nessuno nel 2016 avrebbe scommesso sulla sua vittoria, insomma sembrava che con Hillary Clinton non ci fosse storia.

Per farla breve in questi ultimi anni il progetto di un nuovo ordine mondiale, imbastito dalla Cina e da una quantità di forze politiche e finanziarie gigantesche planetarie e compiacenti, che sembrava non solo avviato ma scontato, ha subito due colpi grandi e inaspettati, la brexit dei conservatori e Trump.

Insomma nel mondo si dava per scontata l’adesione dell’Inghilterra alla Ue e l’elezione di Hillary alla casa bianca, e in questo senso si era predisposto già da tempo, una strategia partita molto prima con l’ingresso della Cina nel Wto, voluto da Bill Clinton contro ogni logica democratica commerciale vista la dittatura in quel paese che impedisce a chiunque di verificare il rispetto delle regole sulla concorrenza.

Tanto è vero che entrata nel Wto la Cina non solo se ne è subito buggerata dei vincoli del trattato, ma ha aumentato le violazioni in tema di commercio, acquisizioni e produzioni, invadendo e riempiendo il mondo a modo suo senza che nessuno riuscisse a controllarla e limitarla.

Parliamo di una invasione gigantesca che si è accompagnata ad una crescita economica e finanziaria smisurata che l’ha portata a sfidare l’America per il primo posto nel pianeta come potenza, insomma capirete che un mondo dominato da un paese assolutista e comunista che fa strame della libertà e della democrazia, che è subdolo e impenetrabile e conta su una popolazione sottomessa di un miliardo e mezzo di persone, fa paura.

Anzi a dirla tutta avrebbe dovuto essere all’indice dei problemi del mondo democratico e occidentale anziché sostenuta nel suo sviluppo fenomenale, eppure non solo così non è stato ma come dicevamo, a partire dal consenso di Bill Clinton all’ingresso nel Wto, c’è stata la rincorsa a fare affari e accordi strategici finanziari e commerciali, Francia e Germania in testa, al punto tale da consentirle di essere decisiva.

Da noi poi non ne parliamo, perché già da tempo i cinesi avevano messo gli occhi e le mani sull’Italia, anche perché come ai tempi dei romani, geograficamente il nostro paese rappresenta la più straordinaria testa di ponte con l’africa, il Medioriente, il mediterraneo, e visto che la Cina da anni in africa andava acquisendo di tutto, avere l’Italia sarebbe stato il botto finale, ecco perché c’è stata la via della seta.

Del resto non è un caso che da quando scelleratamente l’Italia s’è fatta intortare dai grillini, che come sappiamo hanno una particolare predisposizione ad amare le dittature comuniste, per la Cina da noi si è aperta l’autostrada, il bengodi, e la via della seta iniziando dal 5g ce la siamo ritrovata dentro casa.

Ebbene in questo quadro del percorso di conquista mondiale, una sorta di take over generale, la vittoria di Trump nel 2016 e la brexit furono due imprevisti esiziali, soprattutto quello americano visto che Trump si era dichiarato contrario all’espansione della Cina, pronto a stopparla in ogni modo, disposto a tutto pur di metterla in riga, nell’angolo, insomma ridimensionarla.

Ecco perché dal giorno dopo l’elezione contro Trump sono iniziati bombardamenti mediatici, esplosione di scandali inventati o strumentalizzati, attacchi politici di una violenza inaudita da parte non solo della sinistra americana ma mondiale, Europa e Italia in testa, mai si era vista una veemenza simile.

Infine fatto strano, a un anno preciso dal voto odierno, dalla Cina è sfuggito un virus chissà come, che ha messo in ginocchio tutto il mondo e sconvolto specialmente l’America come forse nemmeno il 29 aveva fatto, salvo che in Cina il virus è apparso e scomparso in un baleno, al punto che è l’unico paese indenne, in crescita e in salute come non mai mentre il resto del mondo è pieno di guai, che strano?

E allora nemmeno a farlo apposta insieme al virus e ai contagi, sono cresciuti esponenzialmente gli attacchi a Trump, in America è successo di tutto e quel tutto in questo anno è stato fatto passare come colpa di Trump, una campagna mediatica di tipo atomico che in queste ultime settimane ha dato il massimo della sua potenza nucleare, per favorire Biden, una sorta di pesce politico bollito della sinistra americana, e per stracciare le chance di rielezione di Trump alla casa bianca.

Ecco perché siamo arrivati a queste ore, mentre lo spoglio è in corso e il risultato nonostante tutto è appeso a un filo, in un clima infame contro Trump, ed ecco perché giustamente l’attuale presidente teme brogli e manomissioni delle votazioni e si dichiara pronto a contestarle in caso di vittoria di Biden, che ripetiamo è solo una pedina in mano agli architetti del progetto filocinese, parliamo del gotha finanziario planetario, Soros, Gates, Bezos, Zuckerberg, solo per citarne alcuni.

Persino il vaticano è partito da lontano  per arrivare ad oggi, insomma parliamoci chiaro Ratzinger non è vero che fosse malato e non in grado di guidare il pontificato, è stato silurato per qualcosa di molto diverso, visto che con lui la politica vaticana in tutti i sensi sarebbe stata opposta a quella di Bergoglio e per quanto sia, con la chiesa e il vaticano schierati contro un disegno antioccidentale, sarebbe stato molto più complicato arrivare al traguardo finale, dunque tolto Ratzinger e messo Bergoglio e il gioco è fatto.

Per questo siamo appesi veramente al filo della storia, se perdesse Trump non ci sarebbero più ostacoli di sorta per la Cina e per la sua combriccola vicina, finiremmo dritti dritti se non sotto dittatura di sicuro sotto dettatura, ci detterebbero come vivere, cosa fare, cosa pensare, quale stile di vita avere, come scegliere e perché, ci controllerebbero dalla sera alla mattina con strumenti apparentemente innocui e democratici, sostanzialmente subliminali e condizionanti, insomma ci sarebbe una nuova Yalta seppure 4.0.

Noi liberali, pluralisti, garantisti, occidentali, sia laici che meno, noi che crediamo nella democrazia vera che seppure imperfetta è l’unica in grado di assicurare alternanza e libertà, noi che non abbiamo consegnato il cervello a nessuno meno che mai ai comunisti comunque declinati e camuffati, agli ipocriti del buonismo e del politicamente corretto, ancora speriamo e auspichiamo che alla fine Trump vinca ancora per evitare che il mondo finisca per davvero nell’ora più buia, nella sua peggiore ora.


di Alfredo Mosca