Coronavirus, Salvini attacca: “Non è un governo serio”

lunedì 7 settembre 2020


Matteo Salvini attacca l’esecutivo giallorosso. “Ho chiesto la desecretazione di un documento, ho posto domande e non ho dato giudizi”. Lo afferma il leader della Lega, parlando a Sky Tg24 spiegando che chiede di “capire cosa sia successo a marzo con il Covid a nome di 60 milioni di italiani”. “Perché se qualcuno al governo sapeva cosa stava succedendo e non ha agito in tempo lo deve spiegare ai familiari dei bergamaschi morti, ai cittadini che hanno perso il lavoro”. Il segretario del Carroccio risponde quindi al ministro della Salute Roberto Speranza che ieri lo aveva definito “piccolo leader”. “Innanzitutto chiedo se sia normale che un ministro della Salute non abbia dato risposte se non insulti a Salvini, c’è il ministro della Scuola che mi dà del troglodita, l’ex ministro Fornero del gaglioffo. Ma io – ha aggiunto Salvini – ho fatto domande educate e poi io sono il piccolo uomo. Non è un governo serio”.

Dopodiché, l’ex ministro dell’Interno annuncia: “Lega in piazza, sabato 12 e domenica 13 settembre, per chiedere le dimissioni di Lucia Azzolina”. Salvini, che in queste settimane ha incontrato insegnanti, studenti, presidi, sindaci e famiglie, che rimproverano al ministro “la totale incapacità nella gestione della riapertura delle scuole, mancanza di aule, banchi e insegnanti, con grave danno per tutti”. Le proposte della Lega sulle assunzioni dei precari in classe da anni, sull’utilizzo delle aule vuote delle scuole paritarie, sulla misurazione della febbre a scuola e altre ancora sono rimaste inascoltate. Dalla Azzolina solo polemiche e insulti. I cittadini potranno firmare in oltre mille piazze e anche online su legaonline.it”.

Salvini è convinto che il governo stia “ignorando da mesi il tema della scuola che ora sta venendo fuori con tutto il suo caos. Oggi le scuole riaprono in alcune regioni e non io, ma il Corriere della sera oggi denuncia che mancano 60mila insegnanti, 10mila aule, non ci sono i termo scanner, manca la metà dei banchi che la signora ha cercato per tutta l’estate con le rotelle, senza rotelle. Chi scherza sulla pelle degli insegnanti e delle famiglie non è degno di stare al governo di questo paese. L’Azzollina se non è capace vada a fare altro, non si occupi della scuola”.


di Manlio Fusani