giovedì 25 giugno 2020
Alfredo Biondi non è più. “Genoano, avvocato, liberale”, diceva sorridendo di sé.
A me ricorda che dalle parti di via Arenula ci sono stati giorni felici nei quali il Guardasigilli aveva una idea dello Stato di diritto degna di un Paese civile.
Fu sconfitto, lui e le sue idee, e arrivarono i figuranti del circo mediatico-giudiziario; il confronto con l’oggi dimostra, senza bisogno di troppe perifrasi, torti e ragioni, di allora e di oggi.
La notizia della sua morte, come prevedibile, ha scatenato – è sufficiente farsi un giro sui social – i talebani del rancore manettaro.
Potevate riposare: ci era già chiaro perché apprezzare lui e disprezzare voi.
di Massimiliano Annetta